“EDIFICATI DALLA COMUNITÀ”: INCONTRO NAZIONALE DEI DIRETTORI UCD E MEMBRI DELLE EQUIPE DIOCESANE
di suor Anastasia, Giusi e Cristina (equipe diocesana)
Per la prima volta dopo molto tempo Suor Anastasia, insieme ad alcune persone della sua équipe diocesana, ha partecipato all’incontro nazionale presso l’Ergife Palace Hotel a Roma con tutti i direttori UCD e membri dell’équipe delle Diocesi d’Italia dal titolo “Edificati dalla Comunità”. Più di 300 persone hanno partecipato a questo evento nazionale con la gioia di scambiarsi la loro amicizia, la loro esperienza e soprattutto il desiderio di crescere insieme. Non solo formazione, quindi l’ascolto di relatori di prestigio, ma anche confronto attraverso il metodo laboratorio.
Pertanto, dopo una Domenica intensa vissuta con tutti i catechisti della Diocesi di Sulmona-Valva in Piazza San Pietro, accompagnati anche dalla guida spirituale dell’ufficio, Don Cristian Di Sanza, Suor Anastasia e due membri dell’équipe hanno fatto tappa in questo hotel di Roma per iniziare a vivere un momento davvero bello.
Da subito sono entrati nell’atmosfera della Sacra Scrittura, accompagnando la cena serale con temi di carattere biblico. Non solo cibo prelibato che rimandava ad alcuni passi del testo sacro come Es 16,11-16 e Nm 13,1-3 ma l’accompagnamento attraverso una catechesi da parte di Don Andrea Ciucci, della Pontificia Accademia per la vita.
Due giorni, il 29 e il 30 settembre, carichi di confronto attraverso le relazioni di alcune persone: Mons. Valentino Bulgarelli, P. Andrien Candiard o.p., Don Giorgio Nacci, Riccardo Benotti, Stefano Pasta, Mons. S.E. Franco Giulio Brambilla e Don Alberto Zanetti. Ognuno di loro ha messo in risalto l’importanza della catechesi oggi nei diversi aspetti, dall’aspetto pastorale, passando per la rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale fino ad arrivare al confronto e l’osservazione della catechesi che l’Italia sta vivendo in questo momento storico.
Il workshop o laboratorio è rimasto il momento della giornata davvero interessante in quanto tutti coloro intervenuti al convegno hanno avuto modo di confrontarsi tra di loro, divisi per gruppi da 20 persone, con un tema da affrontare per dialogare, e cercare e alla fine trovare delle soluzioni. Certamente non sono le soluzioni per far crescere ed arricchire la catechesi oggi ma sono delle proposte che poi sono state restituite nel pomeriggio dello stesso giorno.

Da qui nasce la consapevolezza di una catechesi che sia al passo coi tempi, accogliendo come dono di Dio l’intelligenza artificiale e non come uno strumento da evitare. Una catechesi che ha sempre più bisogno della formazione integrale rivolta non solo alla crescita personale dei catechisti ma anche al servizio del cambiamento. Una catechesi che necessita di strumenti utili per arricchire un progetto diocesano per una strada da percorrere insieme. Una catechesi che sia sempre più in collaborazione con tutti gli uffici della diocesi per condividere la programmazione in totale sinergia sinodale; che collabori con il territorio per promuovere e dialogare con le parrocchie.
Emblematica la scelta dell’icona del convegno. Rappresenta la formazione di un alveare sulle direttrici di una croce. Una bellissima metafora questa che sottolinea il lavoro di squadra, l’organizzazione e la dedizione… proprio come le api che costruiscono la loro comunità con cura e precisione. Anche le nostre chiese locali possono essere viste come un insieme di persone che lavorano solidali per costruire qualcosa di bello e significativo.
Una comunità solida e accogliente dove ognuno si senta parte di un progetto più grande. A farne eco è la conclusione del discorso di Mons. Giulio Brambilla: un’esortazione a “nutrirci per nutrire”. Come il miele prodotto dalle api è dolce e nutriente così la Parola di Dio e la fede di cui si nutre il catechista possono essere alimento spirituale sano e fortificante per i componenti della comunità.
L’incontro, davvero ricco, si è concluso con due momenti memorabili: la Santa Messa presso la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo Martire in via Aurelia e il saluto del direttore dell’ufficio catechistico nazionale Mons. Valentino Bulgarelli.

