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Le nuove emergenze educative. “Curare le ferite” tra prevenzione e tutela dei minori

di Lucia Colalancia, Referente Diocesana Tutela Minori e adulti vulnerabili

È ormai cronaca quotidiana la narrazione di giovani alla deriva, autori di atti efferati per “pochi spiccioli”, per “vedere cosa si prova”, per questioni spesso particolarmente effimere che mostrano il fallimento educativo di una intera generazione. Giovani che non mostrano particolari rimorsi nell’aver compiuto tali atti efferati, quasi fossero solo occhi esterni a guardare l’indicibile.

Siamo di fronte ad una grave emergenza educativa o siamo proprio in crisi? A questa domanda importantissima cercheremo di rispondere nel Terzo Convegno Diocesano dedicato alla Tutela dei Minori che si terrà sabato 9 novembre 2024 dalle ore 16.00 presso l’Auditorium “San Panfilo del Centro Pastorale Diocesano di Sulmona.

La scelta della tematica nasce proprio dalla constatazione che stiamo vivendo una contemporaneità che mette in luce una disconnessione tra le agenzie educative (scuola, famiglia, associazionismo, parrocchie) e i più piccoli delle nostre comunità che risentono dei profondi cambiamenti in atto nella nostra società, sentendosi spesso soli di fronte ad un mondo in rapida evoluzione. Un mondo ipertecnologico, in cui sono immersi fin da piccolissimi, spesso senza filtri o protezioni, in un tutto e un niente in cui navigare senza rotta. Facili prede di squali in agguato, pronti a sbranarli senza ritegno, influenzati nel modo di essere e pensare, come morbida plastilina modellabile ai bisogni di chi ne ricava i maggiori profitti. E dove sono gli adulti? Come mai è venuto meno il ruolo educativo e protettivo, tanto da chiedersi se siamo veramente in una crisi educativa epocale?

Adulti che da molti professionisti del settore vengono definiti “adultescenti” (cfr. Massimo Ammaniti I paradossi degli adolescenti, Raffello Cortina Editore, 2024), adulti che sono ancora adolescenti nel modo di essere, vestire, pensare, eccessivamente confidenti e amici dei figli, più che “mani sicure” che possano orientare e guidarne la crescita. Capitani incapaci di tenere il timone, come li ha definiti spesso P. Crepet, nei suoi numerosi interventi televisivi, invitato spesso a parlare degli eventi di cronache quotidiane sempre più drammatiche e che invitano, noi adulti, a fare serie riflessioni sul futuro delle giovani generazioni.

Papa Francesco aveva sottolineato l’evidenza dell’emergenza educativa, definendola “una catastrofe educativa” già nel 2019, emanando le Linee Guida per la Tutela dei Minori e degli adulti vulnerabili e la nascita dei Servizi Tutela Minori e adulti vulnerabili (nazionale, regionali e diocesani), argomento che riprenderà con particolare attenzione durante la pandemia, avviando i lavori del “Global Compact on Education” (patto globale per l’educazione). “E’ tempo di sottoscrivere un patto educativo globale per e con le giovani generazioni, che impegni le famiglie, la comunità, le scuole e le università, le istituzioni, le religioni, i governanti, l’umanità intera, nel formare persone mature” (Papa Francesco, 15 ottobre 2020, videomessaggio al Global Compact on Education, Università Lateranense, ROMA).

Papa Francesco in quella importante videoconferenza sottolineò che “l’educazione è soprattutto una questione di amore e di responsabilità che si trasmette nel tempo di generazione in generazione… si propone come il naturale antidoto alla cultura individualistica, che a volte degenera in un vero e proprio culto dell’Io e nel primato dell’indifferenza…”. Compito della comunità educante, dalla famiglia in primis alla scuola e a tutte le varie agenzie educative, è dunque, non solo infondere speranza alle giovani generazioni, ma mettere al centro lo sviluppo e la promozione di persone capaci di essere in relazione con l’altro da sé, di riconoscere e gestire il proprio mondo emotivo. Fondamentale dunque che le famiglie che presentano delle vulnerabilità educative siano affiancate e sostenute nel loro compito educativo. Per questo importante obiettivo il Servizio Diocesano Tutela Minori e adulti vulnerabili ha voluto organizzare il terzo convegno diocesano con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Sulmona, in particolare con la 1a Ripartizione dei Servizi alla Persona, proprio per il grande impegno istituzionale di tutela e di protezione dei minori della nostra comunità.

Avremo modo dunque di confrontarci sul tema delle nuove emergenze educative con la dott.ssa Chiara Griffini, Presidente del Servizio Nazionale Tutela Minori e adulti vulnerabili, psicologa e psicoterapeuta, da sempre impegnata nella tutela dei minori e nella promozione di azioni educative responsabili nella Chiesa; con la dott.ssa Roberta Romanelli, psicologa, psicoterapeuta, Funzionario del “Centro Famiglia” del Comune di Sulmona invece parleremo del Programma P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione), sottoscritto dalla Diocesi e da diverse Istituzioni del Territorio per promuovere iniziative di recupero e contrasto alla genitorialità vulnerabile. Dalla vulnerabilità all’alleanza educativa come antidoto all’emergenza educativa di una comunità che possa definirsi realmente “educante”. A seguire la Tavola Rotonda con i rappresentanti delle Istituzioni del nostro Territorio, in cui evidenzieremo risorse e criticità nella promozione di interventi a tutela dei minori.

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, in particolare i genitori, gli educatori, gli operatori che a vario titolo si occupano di educazione dei piccoli della nostra comunità.

Vi aspettiamo.