Ufficio di Pastorale Giovanile 

Undicesimo giorno da pellegrini per i giovani della gmg di Rio 2013

Per i pellegrini della diocesi di Sulmona-Valva, e` trascorso anche l’undicesimo giorno di questa lunga avventura brasiliana. In mattinata mons. Crociata,segretario della Conferenza Episcopale Italiana,ha tenuto Il secondo ciclo di catechesi che e` stato essenzialmente improntato sul tema del discepolato e si e` sviluppato  intorno a tre domande fondamentali: c’e` proprio  bisogno di essere discepoli di qualcuno? Perche` e` necessario diventare discepoli di Cristo? Com’e` possibile esserlo oggi? Anzitutto, ha detto Crociata, e`necessario precisare che Il discepolato oggi non e` piu` scontato poiche` si vive in un’epoca dove ognuno,in forza del progresso scientifico e tecnológico,vuol essere maestro di se stesso. Il Cristiano,in ogni caso, deve affidarsi all’único Maestro che e` Cristo. Egli e` Il modello di umanita` piu` grande che la storia abbia potuto conoscere. Un’umanita` vissuta totalmente nell’amore fino alla morte. Sul come esercitarsi nell`arte del discepolato,mons.Crociata ha richiamato la natura apostolica  e missionaria della Chiesa. Non basta essere discepoli,ha aggiunto Il presule,bisogna vivere anche Il con-discepolato.

Il Cristiano, infatti,  nella Chiesa apprende una disciplina e uno stile della sequela Christi che lo realizza in pienezza. Al momento di catechesi e` seguita la Celebrazione Eucarestica e gia` dalle prime ore del pomeriggio i pellegrini hanno raggiunto la spiaggia di Copagabana, pronti per accogliere papa Francesco. Il Santo Padre e` arrivato nel luogo stabilito alle ore 18,00. Le sue prime parole hanno conquistato Il cuoredi tutti i giovani. “ Vedo nei vostri volti la bellezza del volto di Cristo”, ha detto Il Papa. Successivamente, alcuni rappresentanti dei cinque continenti, l’hanno salutato e a loro Il successore di Pietro ha fatto dono di una corona del Santo Rosario.

L`evento ha conosciuto anche dei momenti di rappresentazione musicale,volti a presentare Il territorio di Rio de Janiero, con le sue luci e con le sue ombre. Il momento piu` atteso e` stato quello della Liturgia della Parola, dove Il papa ha pronunciato un discorso carico di significato e verita`. “Se vogliamo che la vita abbia senso e pienezza: mettete fede e la vostra vita avrà un sapore nuovo. Mettete speranza e ogni giorno sarà illuminato e l’orizzonte non sarà più oscuro, ma luminoso.

Mettete amore e la vostra esistenza sarà come una casa costruita sulla roccia.Mettete Cristo e vedrete crescere le ali della speranza per percorrere con gioia la via del futuro. La vostra vita sarà piena del suo amore, sarà una vita feconda”. Parole cariche di tenerezza e di paternita` che fanno scendere il sipario sulla scena di Copagabana.

Un momento molto intenso e particolare per i pellegrini e per tanti giovani sicuramente avranno caro e conserveranno nella mente e nel cuore.