Papa a Sulmona 

Lettera del Vescovo al Santo Padre

Sulmona, 26 ottobre 2009

Beatissimo Padre,

Gli Arcivescovi e Vescovi di Abruzzo e Molise, concordemente, hanno voluto dedicare un Anno Giubilare, dal 28 agosto 2009 al 29 agosto 2010, a San Pietro Celestino V, in occasione degli 800 anni dalla sua nascita.
Le undici Diocesi di questa Regione Ecclesiastica sono tutte coinvolte. Infatti San Pietro Celestino è nato in Molise, e di questa Regione è Compatrono, ma in Abruzzo ha trascorso la maggior parte della sua vita, sui Monti Morrone e Majella. Qui ha fondato luoghi di culto, eremi e cenobi, qui, a L’Aquila fu incoronato Papa e, sempre a L’Aquila, nella Basilica di S. Maria di Collemaggio, risposano le sue spoglie.
Nell’intento dei Vescovi l’Anno Giubilare vuole essere l’invito e l’occasione per riscoprire la vocazione universale alla santità; approfondire la ricerca di Dio attraverso la via del silenzio, dell’ascolto della Parola di Dio, della contemplazione; prendere coscienza della gravità del peccato annunciando la misericordia di Dio e richiamando al perdono, alla riconciliazione e alla pace; riscoprire il valore della natura come dono di Dio da “usare” e non da “abusare” educando a stili di vita di sobrietà e di solidarietà.
Beatissimo Padre, a chiusura dell’Anno Giubilare sarebbe motivo di grande gioia, per l’intero Popolo di Dio dell’Abruzzo e del Molise, per gli Arcivescovi, i Vescovi, i Sacerdoti, i Diaconi, i Religiosi, le Religiose e i Seminaristi poterLa accogliere nella Città di Sulmona.
L’Abruzzo L’ha vista all’Aquila in occasione del sisma del 6 aprile scorso, L’attende anche a Sulmona, Città ricca di arte, di cultura e di fede, che ha dato i natali a Ovidio, a Papa Innocenzo VII, al giurista Giuseppe Capograssi.
Sulmona è il luogo dove S. Pietro Celestino è vissuto, per molti anni, all’Eremo di S. Onofrio sul Monte Morrone dove ricevette la notizia dell’elezione a Pontefice, e dove, nel 1241, fondò la monumentale Abbazia di S. Spirito, un complesso di fede, spiritualità, arte e cultura, fiore all’occhiello per la Città.

La Sua visita sarebbe motivo di consolazione e di speranza, particolarmente per questa Chiesa Diocesana, che fa parte dell’entroterra della Regione Abruzzo, ne costituisce il territorio più povero e più dimenticato, che assiste allo spopolamento dei paesi a causa della mancanza di lavoro. Il terremoto, poi, ha reso più grave la situazione.
La sola Diocesi di Sulmona, che conta 54 Comuni, ne ha 36 segnati dal sisma, dei quali 15 inseriti nel cosiddetto “cratere”. I conseguenti disagi, pur gravi, non trovano, purtroppo, riscontro nei media nazionali.
Beatissimo Padre, la venuta a Sulmona il 18 agosto scorso di Suo fratello Mons. George è stata un grande dono ed è vivamente ricordata.
Nell’Udienza Generale del 30 settembre 2009, cui partecipò questa Diocesi con oltre duemila persone, nel salutarLa, timidamente, Le dissi: «Santo Padre, Sulmona L’aspetta».
Ora, Le rivolgo l’invito ufficiale che parte dal desiderio che è nel mio cuore, nel cuore degli Arcivescovi e Vescovi e in quello della gente di Abruzzo e Molise.
So dei Suoi molteplici impegni, ma una Sua visita, pur breve, sarebbe per tutti noi un grande dono e ci confermerebbe nella fede.
Grazie, Santo Padre.
Assicurando la mia personale preghiera e quella di questo Popolo di Dio, umilmente mi prostro e bacio il Sacro Anello del Pescatore.

†Angelo Spina
Vescovo di Sulmona-Valva