Giubileo della Misericordia in Diocesi 

Giornata Giubilare nell’Eremo di S.Onofrio

Un pomeriggio di intensa spiritualità quello vissuto ieri per la celebrazione giubilare presieduta dal Vescovo Angelo Spina nell'Eremo di S.Onofrio. Un folto gruppo di fedeli si è raccolto con il Vescovo alle 18 nel piazzale dello chalet di S.Onofrio, per poi salire fino all'eremo dove monsignor Spina ha presieduto la concelebrazione della Santa Messa insieme ad altri sacerdoti, subito dopo il rito di apertura della Porta della Misericordia nella cappella dell'eremo.

"Il 5 luglio del 1294 salirono fin qui i legati pontifici per annunciare a Pietro da Morrone l'elezione al soglio pontificio decisa dal Conclave di Perugia – ha ricordato il Vescovo – Pietro colto di sorpresa si recò subito in preghiera davanti al crocifisso della sua cella per chiedere consiglio e il crocifisso suggerì a Pietro di accettare l'elezione". Più tardi l'eremita del Morrone rinunciò al papato, "un atto di umiltà e di coraggio che solo i santi possono compiere", come ha sottolineato monsignor Spina. Nell'omelia il Vescovo ha ricordato l'insegnamento di Celestino che si sostanzia tutto nella semplicità e umiltà evangeliche e nella fede nel Dio della misericordia che tutti ama e tutti perdona.

"Nel silenzio di questi luoghi, dove San Pietro Celestino visse con intensità preghiera, penitenza, meditazione e contemplazione del creato, proviamo una grande gioia, ricordando che siamo amati e perdonati da Dio" ha detto il Vescovo. Poi ha proseguito: "Dio toglie ogni bruttura dalla nostra vita, perché tutti siamo peccatori e tutti siamo bisognosi della sua misericordia e del suo perdono. Così come lo scultore lavora la pietra per plasmare la scultura, così Dio plasma ciascuno di noi togliendo quel che è male dalla nostra vita. Dio in questo modo fa bella e buona la nostra vita, con il suo perdono passiamo dal peccato alla grazia, alla vita rinnovata in Lui". E il Vescovo ha aggiunto che come Dio perdona noi, anche noi dobbiamo essere pronti a perdonare il prossimo, perché questa è la misericordia. La vita di Celestino c'insegna perciò a togliere superbia e orgoglio dalla nostra vita, donandoci un cuore umile e puro. Guardando poi lo stupendo panorama visibile dall'eremo, con Sulmona e l'intera Valle Peligna, il Vescovo ha pregato per tutta la diocesi, in particolare per tutte le famiglie, per i giovani che soffrono a causa della mancanza di lavoro, per gli anziani, per i malati, per tutti i bisognosi.