Giubileo della Misericordia in Diocesi 

A Capestrano il Giubileo dei cappellani, dei militari e del personale del comparto della sicurezza

Una mattinata intensa quella vissuta dalla Diocesi di Sulmona-Valva e dal vescovo monsignor Angelo Spina nella ricorrenza della festa di S.Giovanni da Capestrano, il 23 ottobre, Giubileo dei cappellani, dei militari e del personale del comparto della sicurezza. Quest'anno alla celebrazione ha preso parte monsignor Santo Marcianò, ordinario militare dell'Italia. Il santo di Capestrano infatti è stato proclamato patrono dei Cappellani militari da S.Giovanni Paolo II.

L'ordinario militare è stato accolto dal vescovo Spina e dal generale Raffaele De Vito, comandante militare dell'esercito per l'Abruzzo. Subito dopo è stata scoperta una lapide all'interno del Castello di Capestrano, che celebra l'amicizia tra Italia e Ungheria nel nome proprio di S.Giovanni che svolse intensa attività apostolica nel paese magiaro.

Quindi in corteo i militari schierati sulla piazza di Capestrano e le autorità religiose e civili si sono recati al monumento ai caduti, per la deposizione di una corona d'alloro, in onore dei caduti di tutte le guerre. Subito dopo è stata aperta la Porta della Misericordia della chiesa del convento di S.Giovanni. Nel piazzale antistante il convento francescano monsignor Marcianò ha presieduto la santa messa concelebrata con monsignor Spina e monsignor Orlando Antonini, già Nunzio apostolico in Serbia, con il clero ed i frati minori. Il saluto alle autorità religiose e civili convenute è stato rivolto dal vescovo Spina, pastore della diocesi di Sulmona-Valva.

Monsignor Marcianò ha risposto sottolineando l'importanza di S.Giovanni da Capestrano e della celebrazione del Giubileo dei Cappellani, dei militari e del personale del comparto della sicurezza e ha definito S.Giovanni “pilastro dell'Europa unita” per la sua instancabile opera di evangelizzazione svolta in tante parti del Vecchio Continente. Un concetto che monsignor Marcianò ha ribadito e approfondito nell'omelia pronunciata nella santa messa solenne. La giornata si è conclusa con la processione dal piazzale del convento fino alla casa natale del Santo di Capestrano. In proposito il sindaco della cittadina Antonio D'Alfonso ha auspicato che venga valorizzata ancor più la figura di San Giovanni, per l'immensa eredità delle sue opere e di suoi oggetti conservata tra Museo e Biblioteca del convento che i vescovi presenti hanno visitato prima dello svolgimento della processione.