Dalle Parrocchie 

San Domenico Abate a Cocullo – Chiamati ad essere Luce

Sabato 1° maggio il nostro Vescovo Mons. Michele Fusco ha presieduto la solenne Celebrazione Eucaristica nella chiesa di Santa Maria delle Grazie in Cocullo, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Domenico Abate.

La piccola piazza antistante la chiesa, abituata ad accogliere decine di migliaia di fedeli provenienti da ogni parte del mondo, per il secondo anno consecutivo è apparsa insolitamente silenziosa, attraversata solo dai cocullesi e dai volontari addetti al servizio d’ordine. Ad attirare così tante persone è l’antichissimo e suggestivo “rito dei serpari”, che “vestono” la statua del Santo di cervoni e biacchi catturati nei giorni precedenti, prima di portarla in processione per le vie del paese accompagnata dalle ragazze in costumi tradizionali. Le restrizioni dovute alla pandemia hanno impedito tutto ciò. Assenti anche le compagnie di pellegrini di Atina, che facevano risuonare la navata della chiesa con le loro zampogne e i loro canti.

Nello sguardo dei fedeli, tuttavia, più che lo sconforto si leggeva l’emozione di poter rendere omaggio al Santo patrono con una Celebrazione Eucaristica in presenza, insieme al loro Pastore, al parroco e al sindaco.

“San Domenico, tu sei stato luce per coloro che ti hanno incontrato” – ha detto il Vescovo nell’omelia – perché per primo hai accolto la luce vera.” Citando un versetto della liturgia della parola ascoltata (Ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza fino all’ estremità della terra.) ha continuato: “Ti ho scelto per essere luce. Tu cristiano, tu che hai ricevuto il Battesimo, tu che ti accosti a ricevere l’Eucaristia, tu che hai accolto la Parola: tu sei luce! Se non sei luce, vuol dire che hai tradito la tua identità: se non annunzi la Parola con la tua vita e la tua testimonianza, vuol dire che non hai accolto veramente questa luce. In questo tempo di pandemia, in cui tutto ci parla di paure, incertezze, noi cristiani abbiamo questa luce, questa speranza, che il Signore ci ha dato nel giorno di Pasqua.

Dicono gli Atti degli Apostoli che la Parola del Signore si diffondeva attraverso Paolo e Barnaba. Dobbiamo far sì che anche in queste nostre terre si diffonda sempre di più la Parola. Senza questa Parola cadiamo nel buio, siamo persi. Gesù dice: «Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.» Gesù ci porta parole di cielo, parole di eternità: le ha colte dal Padre e le ha dette a noi. San Domenico ha fatto la stessa cosa: le ha ascoltate da Gesù e continua a dirle a noi.”

«Chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi.» “Se guardiamo la vita di San Domenico, le opere che ha compiuto, ci rendiamo conto che è vero. Gesù, chi crede in Te, chi si fida di Te, compie le tue stesse opere. Voi raccontate di tanti miracoli che San Domenico ha compiuto, perché ha creduto.

Rafforziamo la nostra fede, crediamo fermamente nel Signore Gesù: compiremo opere più grandi di lui. […] Carissimi riscaldiamo il nostro cuore con la luce della Parola del Signore e, sull’esempio di San Domenico, annunziamola. Non teniamola per noi stessi, portiamola a tanti, che qualche volta vediamo sfiduciati e tristi e che hanno bisogno di una parola di fede e di speranza. Testimoniamo a tanti che noi siamo uomini della luce e non delle tenebre, annunziamo a tutti la Parola di speranza che il Signore ci ha donato anche attraverso l’esempio di San Domenico.”

Al termine della Celebrazione, prima della benedizione finale, il saluto del sindaco e del parroco don Daniele: “Nei nostri cuori e nelle nostre famiglie è festa, nonostante le restrizioni” ha affermato quest’ultimo, ringraziando e salutando il Vescovo e i sacerdoti presenti. “La festa di San Domenico rappresenta un nuovo inizio” sono state le parole del sindaco, che ha augurato ai suoi concittadini di tornare presto alla normalità.

I festeggiamenti si sono conclusi con il canto dell’inno in onore di San Domenico.

Francesco Domenicucci