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Itinerari Catecumenali per la Vita Matrimoniale: l’incontro con fr. Marco Vianelli OFM

Martedì 23 gennaio la nostra diocesi ha ospitato il Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia fr. Marco Vianelli OFM per una giornata di riflessione e formazione sul tema degli Itinerari Catecumenali per la Vita Matrimoniale, presso il Centro Pastorale Diocesano di Sulmona. Frutto dell’anno speciale dedicato alla famiglia, a cinque anni dalla pubblicazione dell’esortazione Amoris laetitia, questo Documento è stato affidato dal Santo Padre ai pastori, ai coniugi e a tutti coloro che lavorano nella pastorale familiare come strumento che risponde alla necessità di un «nuovo catecumenato» in preparazione al matrimonio.

La mattina è stata dedicata all’incontro con il nostro Vescovo e con il Clero diocesano, in occasione del loro appuntamento mensile di formazione.

Nel pomeriggio, invece, fr. Marco insieme all’Ufficio diocesano di Pastorale Familiare che ha curato l’organizzazione dell’evento, ha presentato il Documento degli Itinerari a tutti gli operatori pastorali del territorio. Paolo Pasquali, dell’equipe diocesana, nel saluto iniziale ha sottolineato come le sfide che la famiglia è chiamata ad affrontare richiedano l’attenzione di tutta la comunità ecclesiale e come sia doveroso rispondere alle sollecitazioni del Papa contenute in questi Itinerari, che ci invitano ad una “conversione pastorale”.

L’intervento di fr. Marco, articolato in tre momenti, è stato denso di contenuti.

Nella prima parte, un approfondimento sull’icona biblica di Tobia, Raffaele e Sara (Tb 6, 1-9) ha introdotto i presenti al cuore del Documento.

Il catecumenato – ha spiegato in seguito fr. Marco – propone uno stile di accompagnamento delle persone pedagogico, graduale, ritualizzato: non è una trasmissione di teorie o una semplice catechesi, ma mira a far risuonare tra i fidanzati il mistero della grazia che vivranno e che apparterrà loro in virtù del Sacramento del Matrimonio. Il Documento degli Itinerari è un dono poiché mette a disposizione un materiale frutto di esperienze pastorali già messe in atto in diverse diocesi del mondo; è un compito perché si tratta di orientamenti che chiedono di essere recepiti, adattati e messi in pratica nelle concrete situazioni sociali, ecclesiali e culturali della diocesi, come un “vestito” cucito su misura di chi lo indosserà.

Caratteristiche indispensabili di questi percorsi di accompagnamento devono essere: la trasversalità, per superare la divisione dei settori pastorali in compartimenti stagni (Pastorale Familiare, Vocazionale, Giovanile e altri Uffici hanno bisogno di camminare in sinergia), la sinodalità, che definisce il modus vivendi et operandi della Chiesa e la continuità, riferita al carattere non episodico ma prolungato nel tempo della pastorale della vita coniugale.

Infine, nella terza parte, sono stati presentati in maniera dettagliata i requisiti dei percorsi, dal tempo all’articolazione in tappe, dalla formazione alla liturgia e alla preghiera, per fornire un quadro di riferimento generale a cui ispirarsi.

Tanti gli spunti di riflessione offerti e interessanti le risonanze dei presenti nel dibattito finale. L’incontro si è concluso con il ringraziamento da parte dell’equipe diocesana di Pastorale della Famiglia e con l’invito a non scoraggiarsi, ma ad affrontare con rinnovata speranza, sull’esempio di Tobia, le sfide che come Chiesa siamo chiamati a vivere.