La 50^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani a Trieste: un successo di partecipazione e proposte
Trieste 3-7 luglio – Si è svolta dal 3 al 7 Luglio scorso la 50^ settimana sociale dei cattolici italiani, il cui tema è stato: al cuore della Democrazia.
Ripartire dalla centralità della persona della nostra costituzione per andare al cuore della democrazia è stato l’impegno affidato ai cattolici italiani in questa settimana sociale. Dialogo e centralità della persona, un IO che si apre ad un NOI, ideale trasferito dalla dottrina sociale della chiesa nella nostra carta, grazie all’opera di una generazione di cattolici impegnati in politica, chiamati ad un impegno straordinario per il bene per il bene comune. i mille delegati provenienti da tutte le Diocesi italiane, si sono confrontati sulle parole del Cardinale Zuppi presidente della CEI e dal presidente Mattarella, che con il suo intervento ha aperto la settimana sociale, ovvero aprirsi all’altro per costruire il bene comune e proteggere i beni comuni. Un impegno da cittadini e da cattolici che richiede condotte leali e solidali, ma anche abilità e competenze. La grande novità di quest’anno, rispetto alle precedenti settimane è stata che oltre ai lavori che si svolgevano in plenaria e nei gruppi, diversi incontri si svolgevano nelle piazze di Trieste, in cui i relatori proponevano un argomento e poi insieme ai delegati presenti se ne discuteva. In uno di questi incontri ha partecipato l’ex Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, che ha parlato della situazione carceraria in Italia, rilanciando l’allarme sulle condizioni dei detenuti, sono necessari interventi urgenti e pene alternative. Quanto al reinserimento dei detenuti, il ruolo dei territori a partire dalle Diocesi è sempre più strategico. Importante è anche l’impegno delle Diocesi nella mediazione tra rei e vittime. In ambito penale non va confusa la giustizia riparativa con perdono e pentimento. L’obiettivo è il dialogo, il riconoscimento dell’altro, un percorso che attraversa il dolore ed è un vaccino contro i virus dell’odio.

Come esito della settimana sociale il presidente del comitato delle settimane sociali,
Mons. Renna, Vescovo di Catania, ha parlato dell’importanza della consapevolezza
della democrazia mediante la partecipazione che è stata messa in grande risalto.
Aspetti importanti che sono emersi da Trieste:
– lo stile della democrazia che è camminare insieme nel costruire il NOI;
– 4 metodi per costruire la democrazia dove tutti sono coinvolti: 1) contribuire, 2) raccontare, 3) tessere relazioni, 4) proporre e decidere;
– l’accompagnamento che deve permeare gli altri impegni;
– alcune prospettive: riconoscere che siamo vivi come brezza dello Spirito, non essere
analfabeti della democrazia, come ricordato da Mattarella, pensare ma soprattutto
inventare insieme, seguire le indicazioni della Laudato Si e spinti dalla prassi dell’amicizia sociale della Fratelli tutti, le piazze della democrazia come luoghi di
incontro e di confronto e i dialoghi delle buone pratiche.
Mons. Renna, Vescovo di Catania, ha parlato dell’importanza della consapevolezza
della democrazia mediante la partecipazione che è stata messa in grande risalto.
Aspetti importanti che sono emersi da Trieste:
– lo stile della democrazia che è camminare insieme nel costruire il NOI;
– 4 metodi per costruire la democrazia dove tutti sono coinvolti: 1) contribuire, 2) raccontare, 3) tessere relazioni, 4) proporre e decidere;
– l’accompagnamento che deve permeare gli altri impegni;
– alcune prospettive: riconoscere che siamo vivi come brezza dello Spirito, non essere
analfabeti della democrazia, come ricordato da Mattarella, pensare ma soprattutto
inventare insieme, seguire le indicazioni della Laudato Si e spinti dalla prassi dell’amicizia sociale della Fratelli tutti, le piazze della democrazia come luoghi di
incontro e di confronto e i dialoghi delle buone pratiche.

Nelle prossime settimane, il Comitato delle Settimane Sociali elaborerà un documento finale che raccoglierà i lavori, le proposte e le idee emerse dai gruppi di discussione. Il documento sarà presentato a settembre e costituirà un punto di riferimento per l’impegno dei cattolici italiani nella costruzione di una democrazia più giusta e partecipativa.