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TEMPO DEL CREATO 2022 – Circolo Laudato Si’ Sulmona “Valle Peligna”

Anche quest’anno, dal 1° settembre al 4 ottobre, la Chiesa ha celebrato il Tempo del Creato e ha invitato tutti a pregare con e per il creato, a riconsiderare il proprio rapporto con il pianeta e a riflettere sul suo futuro e su un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Il simbolo scelto per questo periodo di grazia, il Roveto Ardente, fuoco inestinguibile che sostiene la vita, Spirito di Dio che ci chiama ad ascoltare la voce del creato che, come afferma Papa Bergoglio, da un lato è un dolce canto che loda il Creatore e dall’altro un coro di grida amare contro i maltrattamenti operati dall’uomo nei confronti degli ecosistemi del pianeta (1). Esso ha voluto ricordarci che come Mosè tolse i sandali perché comprese di essere su una terra santa alla presenza di Dio, anche noi alla Sua presenza siamo chiamati a togliere i sandali, quelli dei nostri stili di vita insostenibili che ci separano dalla terra dove viviamo, dalle altre creature e dal Creatore. Ancora oggi purtroppo questa responsabilità non viene sentita da tutti allo stesso modo e avvertire l’urgenza della crisi climatica planetaria in atto può risultare difficile. Questo atteggiamento di indifferenza viene riscontrato anche alle nostre latitudini. Probabilmente grazie al fatto che, al momento, la nostra porzione di mondo la vediamo, a prima vista, abbastanza intatta nonostante particolari criticità orografiche della nostra valle (inversione termica che favorisce il ristagno degli inquinanti al suolo) rendono l’inquinamento un problema emergente che richiede di essere considerato e monitorato. Per celebrare il Tempo del Creato nella nostra Diocesi di Sulmona-Valva, grazie al vescovo mons. Michele Fusco, guida sicura sempre presente con attenzione, tenerezza e sollecitudine, si è proposto un calendario ricco di eventi in cui sono state combinate riflessioni, preghiera e azioni concrete che hanno costituito, per così dire, il “debutto” del nostro Circolo Laudato Si’ durante questo periodo speciale.

Lo scopo del programma eseguito è stato di sensibilizzare alcune comunità del territorio, sia laiche che cattoliche, e i singoli alla consapevolezza, alla cura e alla custodia del Creato senza cadere nell’ambientalismo di facciata. Abbiamo scelto di dare rilievo e visibilità a diversi appuntamenti tradizionali come pellegrinaggi e cammini, alcuni dei quali, ripetendosi nel corso dei secoli, costituiscono veri e propri legami solidali che uniscono, come un filo invisibile, generazioni di viandanti, di credenti e di pellegrini della nostra valle e delle zone limitrofe. Ciò ha favorito la conoscenza reciproca camminando e pregando fianco a fianco, ha aiutato ad acquisire consapevolezza della natura circostante e dell’ecosistema in cui siamo immersi attraverso uno sguardo più attento e amorevole pur nella diversità di storie, di sensibilità e di approccio alla vita. Monti e colli méte del nostro peregrinare e linguaggio dell’amore di Dio, luoghi sacri e privilegiati del nostro incontro con l’Altissimo. Luoghi la cui vastità e bellezza fanno ritrovare il gusto e comprendere l’importanza di ciò che spesso diamo per scontato come la purezza dell’acqua di sorgente, la dolce carezza del vento tra i capelli, la frescura dell’ombra degli alberi, il pane e il vino condivisi, la gratuità di una mano che aiuta nella difficoltà. Luoghi che fanno riscoprire la sobrietà, si cammina infatti col necessario e si sperimenta che si può vivere del solo necessario, consentendo in tal modo di praticare l’alleanza tra l’umanità e l’ambiente, come afferma Papa Francesco, con “gesti semplici e quotidiani con i quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo”(2). Luoghi che interpellano la coscienza e ci spingono a diventare consapevoli che la nostra amata terra è un dono unico e prezioso da custodire e da preservare per le generazioni a venire, proprio come i nostri avi hanno fatto con noi. Troppo spesso noi credenti ci asteniamo dall’esprimere le nostre idee, dalla lotta per il bene comune e per un ideale di giustizia sociale ed ecologica. Facciamo fatica a comprendere che essere buoni cristiani obbliga ad essere anche buoni cittadini. Dio e “Cesare”, come ci insegna Gesù nel Vangelo, si incontrano nell’uomo concreto che è nello stesso tempo creatura e cittadino (3) perciò oltre alla riflessione e alla preghiera, azioni dimostrative legate al momento contingente ci hanno visto protagonisti nel sociale per esprimere vicinanza alla cittadinanza e comunione di intenti su alcune tematiche ecologiche chiave. Ecco quindi la partecipazione del nostro Circolo al flash mob per fermare le emissioni di metano in atmosfera in collaborazione con Legambiente Abruzzo e la campagna di mobilitazione contro l’astensionismo in occasione delle votazioni politiche nel nostro Paese lanciata dal Movimento Laudato Si’ di cui facciamo parte. Movimento mondiale, a cui fanno capo numerose realtà ecumeniche, i Circoli e i Capitoli, nato per diffondere il messaggio dell’enciclica di papa Francesco “Laudato Si’”, incoraggia e guida la comunità cattolica ad agire subito per contrastare la crisi climatica e sociale in atto (4). Ci auguriamo che questo essere stati insieme all’aria aperta abbia attirato la giusta attenzione sulla grande tematica trasversale dell’ecologia integrale con uno sguardo che abbraccia sia il locale che il globale. Che ci abbia fatto accorgere che nonostante la “mano pesante” dell’uomo il luogo in cui viviamo, coronato dalle bellissime montagne dell’Appennino, è un vero e proprio scrigno di bellezza e di biodiversità che non possiamo trascurare o peggio danneggiare irrimediabilmente attraverso politiche energetiche desuete, inutili e antistoriche in tema di transizione ecologica (5), come il progetto del gasdotto Sulmona-Foligno il cui tracciato devasta un’area ad alto rischio sismico, di valore archeologico nonché ricadente nel perimetro del Parco Nazionale della Majella, habitat di specie protette a rischio di estinzione come l’orso bruno marsicano. Il Tempo del Creato si è concluso ma il nostro impegno come Circolo Laudato Si’ continua. Se vogliamo vivere in questa casa comune, urge vincere la pigrizia e la rassegnazione e lasciarsi conquistare dalle meraviglie di questa casa. Urge trasformare la propria esistenza su questo pianeta in un impegno personale a renderlo sempre più bello e vivibile combattendo la crisi climatica e sociale di cui siamo tutti vittime. Come afferma il pontefice tutto è connesso (6), ogni nostra scelta (cosa acquistiamo, cosa mangiamo, i consumi energetici, quelli idrici e così via) influenza positivamente o negativamente il futuro del pianeta e dell’umanità. Basti pensare senza retorica alle troppe guerre nel mondo, alla stessa guerra in Ucraina nel nostro continente, alle sofferenze dei popoli tutti e della creazione. Come tradurre tutto ciò nel quotidiano? Innanzitutto mettiamoci in gioco, privilegiamo il bene comune e la sobrietà nei consumi con scelte virtuose e piccole azioni quotidiane che hanno però in sé la grande forza di trasformarsi in sane abitudini e di conseguenza in uno stile di vita in grado di realizzare ciò che da tempo ci chiede Papa Francesco: la giustizia climatica ed ecologica. Oggi è il tempo di immaginare e di costruire tutti insieme un futuro possibile. Noi come Circolo Laudato Si’ Sulmona “Valle Peligna” ci siamo, la Chiesa c’è! Chiediamoci ognuno con coraggio e onestà intellettuale: da che parte stiamo?

Imma Benenato, Animatrice Laudato Si’ Circolo LS Sulmona “Valle Peligna”

Note: (1) Lettera enciclica Laudato Si’, 216 (2) Laudato Si’, 230 (3) “Solo con l’altro” di mons. Erio Castellucci, Emi editore (4) “Vivi Laudato Si’” di Antonio Caschetto, 2022 Edizioni francescane italiane (5) Avvenire 6 ottobre 2022 “Energia: nodo vero non è il price cup. Inconcepibile lentezza” di Leonardo Becchetti (6) Laudato Si’, 138 Qui il video di alcuni momenti dei nostri eventi nel Tempo del Creato