Visita della Presidenza Diocesana all’AC della Parrocchia di S. Biagio di Bussi Sul Tirino
di Raffaella Angela Chella – Consigliere diocesano per il settore adulti.
Con particolare attenzione e cura sabato 15 febbraio ci siamo preparati a ricevere la visita della Presidenza Diocesana con la Presidente Franca Giancola, i vice presidenti adulti Fabrizio ed Erica, un gruppo di Pratola Peligna. Grande sorpresa ci ha riservato l’arrivo dell’Assistente Unitario dell’AC, Don Daniele Formisani. La nostra giovane Presidente parrocchiale Serena Di Carlo ha accolto socie e simpatizzanti in un clima di gioia e amicizia. Eravamo tutti desiderosi di scambiarci le esperienze, partendo dal tema dell’anno “Prendi il largo”Lc 5, 1-11, bisognosi di ascoltare suggerimenti e proposte, per affrontare le sfide che abbiamo davanti.
L’Assistente, dopo la recita della Preghiera del Giubileo, ci ha anche invitato a pregare per Papa Francesco perché il Signore lo sostenga sempre nel servizio di amore alla Chiesa.
Seguendo il metodo dell’AC, La vita racconta/La Parola illumina/La vita cambia, la Responsabile Parrocchiale degli Adulti, Sonia Setta, ha ripercorso le tappe del nostro cammino associativo sempre sostenuto dall’impegno individuale e dalla grazia di Dio. Il centro d’interesse è l’approfondimento della parola di Dio attraverso le sacre Scritture ed il Vangelo, Parola sempre nuova, attuale che tende a conformarci a Cristo nel modo di pensare, parlare, ed agire.
Quello di sabato è stato un incontro particolarmente sentito da tutti, vissuto come conferma della validità del percorso compiuto e consapevolezza dell’innovazione per affrontare le sfide del futuro. Abbiamo ascoltato con molto interesse, l’approfondimento del brano scelto per l’occasione: Lc 10. 1-9. 17-20, “gli altri 72 designati da Gesù, inviati a due a due, davanti a sé, nei luoghi che stava per visitare, dopo aver chiamato e inviati i primi dodici Apostoli”. È il brano che rappresenta la missionarietà della Chiesa universale, non solo di sacerdoti o religiosi, ma di tutti i battezzati. Infatti l’ultimo gesto del sacerdote al Battesimo è la benedizione delle orecchie, “perché si aprano presto all’ascolto della Parola di Dio e della bocca, perché si apra presto a proclamare la fede nel Risorto”. Una delle frasi che ripetiamo spesso nel gruppo: “Ma quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà la fede sulla terra?” (Lc 18,8), ci sprona a ricominciare ogni anno per la nuova evangelizzazione. Quanti progetti abbiamo pensato e approvato; quanti tentativi ci sono apparsi come un fallimento! A rincuorarci in proposito sono state le parole della nostra Presidente Diocesana, che con semplicità e passione ci ha ricordato gli atteggiamenti di fraternità, di amicizia, di comunione e corresponsabilità, che si manifestano durante i nostri incontri. La visita della Presidenza Diocesana non si compie per indagare o giudicare, ma per conoscersi, per farsi coraggio a vicenda, per “prendere il largo” tutti insieme, con le forze che abbiamo, fidandoci e affidandoci al Signore che ci dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno. È particolarmente arricchente e appassionante riascoltare insieme, con i Responsabili Diocesani, quello che è il servizio alla Chiesa dell’associazione, formata da laici, in un quotidiano contatto con la vita della gente. Don Daniele ha sottolineato l’importanza di pregare il Signore della messe, perché mandi operai, non solo sacerdoti o religiosi, pur molto preziosi, ma anche laici, che dedicano la vita all’annuncio del Regno di Dio. Il nostro servizio – ha detto ancora Franca – non è come il volontariato fatto per alcune ore ma è una risposta alla chiamata di Dio, un modo per vivere il Vangelo ogni giorno, servendo gli altri come Cristo ci ha insegnato.
Sulla sua Parola, gettiamo dunque le reti dell’amicizia, dell’accoglienza, della benevolenza, della pazienza, del profumo della Carità, sperimentando la gioia di “quei 72”, che ritornano dopo aver combattuto con il male del mondo, ispirandosi al progetto di Dio.
Abbiamo terminato l’incontro affidando al Signore il nostro cammino associativo e ribadendo la nostra adesione con il canto “Ecco il nostro Sì “. Dopo il momento di convivialità e lo scambio di doni, ci siamo lasciati con la promessa di ritrovarci più spesso, confidando sempre nell’aiuto del Signore.