Visita della Presidenza Diocesana all’ AC della Parrocchia di Maria Santissima della Libera, Pratola Peligna
Lunedì 7 ottobre la Presidenza diocesana ha fatto visita all’ AC della Parrocchia di Maria SS della Libera, in Pratola Peligna, presso l’oratorio adiacente alla Chiesa. Ad accoglierci il Parroco Padre Agostino, il Consiglio parrocchiale, i soci dell’AC.
Dopo il benvenuto rivolto dal Presidente parrocchiale, Fabrizio De Berardinis, l’incontro ha preso avvio con la preghiera per la pace guidata dal Parroco per rispondere all’appello lanciato da Papa Francesco di non stancarci di chiedere che tacciano le armi, di pregare perché l’odio faccia spazio all’amore, la discordia all’unione. È seguita la lettura e la meditazione del brano del Vangelo di Luca 1,26-38. La riflessione si è incentrata sulla figura di Maria, pellegrina della fede. Nella vita di Maria ci sono gli elementi tipici del discepolato: la chiamata, l’adesione obbediente, l’ascolto e l’accoglienza della Parola. La disponibilità e fiducia nell’efficacia salvifica insita nella Parola fa di Maria l’immagine del perfetto discepolo che si abbandona fiducioso e si lascia plasmare dall’amore di Dio.
L’ AC è sicuramente una parte significativa della comunità di Pratola Peligna, con un legame profondo e radicale nella Parrocchia: catechesi per i ragazzi e gli adulti, servizio liturgico, servizio in Parrocchia con persone che mettono in campo tempo, competenze, disponibilità.
L’attività proposta dagli educatori ed animatori si basa sulla catechesi esperienziale partendo dalla quotidianità della vita di ciascuno fatta di amicizie, famiglia, uscite ricreative con particolare attenzione alle iniziative parrocchiali e al territorio che abitano. L’ Ac utilizza lo strumento formativo del gruppo per far maturare le persone in una vita di fede attraverso la partecipazione ad un’esperienza comune. È proprio nella quotidianità che si sperimenta la bellezza del Vangelo e l’AC assume la sfida di annunciare e testimoniare la Parola.
Nell’ associazione parrocchiale l’esperienza dei gruppi formativi per il settore adulti, ACR e l’ACG propone un percorso seguendo i sussidi dell’AC nazionale, secondo le diverse fasce d’età. Nonostante si viva la difficoltà di aderire alle proposte diocesane o di sviluppare percorsi in associazione, l’esperienza formativa risulta essere fondamentale per condurre le persone a vivere la dinamica fede-vita, in un cammino ordinario e costante cercando di incidere realmente nella vita di quanti si muovono tra il desiderio di partecipazione e il timore di non essere adeguati a seguire le attività comunitarie.
La struttura organizzativa dell’AC prevede sempre piena condivisione degli obiettivi che sono rivolti al sano sviluppo del gruppo, alla crescita personale e collettiva, al rafforzamento dello spirito di solidarietà e di reciproco aiuto dentro e fuori l’Associazione. In questa ottica sono stati confermati gli impegni per il prossimo futuro:
continuare ad investire tempo sulla formazione dei gruppi mantenendo i contatti con il centro diocesano; estendere l’invito ai movimenti ecclesiali già esistenti facendo sì che, soprattutto per i gruppi adulti, la sinodalità prima che un metodo sia una scelta; avere fiducia di pensare che tutti possano offrire un contributo alla vita e alla missione della Chiesa. I processi decisionali avvengono non per far valere la posizione di ciascuno, ma per trovare, alla luce del Vangelo, quei punti in comune che seguono una direzione, quella dello Spirito Santo. Il compito dell’associazione parrocchiale, dunque, è quello di mediare i percorsi e i progetti diocesani, regionali e nazionali con quelli della Chiesa locale, facendo sì che ciascun gruppo possa trovare nella formazione individuale e comunitaria, nei sussidi e nei testi che vengono utilizzati una proposta vicina alla propria realtà per camminare insieme come laici cristiani, impegnati a vivere la vita di ogni giorno alla luce dell’esperienza di fede e della chiamata alla santità.
“Gente forgiata dallo Spirito, di pellegrini di speranza, capaci di tracciare e percorrere sentieri nuovi e impegnativi. Vi invito dunque ad essere atleti e portabandiera di sinodalità” dal discorso di Papa Francesco all’AC, 25 aprile 2024
Franca Giancola