Pellegrinaggio giubilare dell’Azione Cattolica Diocesana – Roma, 8 giugno 2025
di Franca Giancola*
Il nostro viaggio in pullman per Roma, meta del pellegrinaggio giubilare, è cominciato di buon mattino, con tanta gioia e spirito di condivisione, guidati da don Lorenzo Di Chiara, vice Parroco della Parrocchia di S. Maria Maggiore in Raiano, insieme ad un gruppo di aderenti e simpatizzanti dell’Azione Cattolica. Una grande emozione ha pervaso tutti noi nel varcare la soglia di Piazza S. Pietro, gremita di migliaia di pellegrini giunti a Roma per il Giubileo delle associazioni, dei movimenti e delle nuove comunità. La piazza era un’esplosione di colori con bandiere e stendardi che sventolavano come “Vento impetuoso che scuote, fuoco che illumina, voce che unisce” (At 2,1-11), azioni dello Spirito Santo, citate da Papa Leone XIV nella Messa di Pentecoste.
Lo Spirito di Dio ci educa a fare esperienza del suo amore, rinnovandoci e trasformandoci interiormente. Dove regna l’amore non c’è spazio per i pregiudizi, le discriminazioni e la logica dell’esclusione, perché l’amore accoglie e valorizza ogni persona nella sua unicità. Illuminati dallo Spirito Santo, possiamo abbattere i muri dell’indifferenza e dell’odio e mettere fine alle disuguaglianze, causa di conflitti e di guerre. L’invito del Santo Padre, ribadito più volte durante la Celebrazione Eucaristica, ad aprire le frontiere del cuore, ad allargare gli orizzonti dell’amore per camminare insieme in ascolto reciproco e dello Spirito Santo, ci sprona a costruire giornalmente la Pace, processo in cui tutti i membri della Chiesa, in particolare il Popolo di Dio, sono coinvolti nel discernimento e nel prendere decisioni, sempre nel contesto della comunione e della missione.
In Azione Cattolica, il senso della sinodalità è profondo e lo Spirito Santo è visto come la forza che lo anima e lo sostiene. Tale percorso, fondato sul dialogo e la condivisione, è la via per coltivare la fede in modo più autentico e partecipativo, come ha evidenziato Lorenzo Di Renzo, collaboratore di segreteria generale di AC, nella visita presso la sede storica dell’Associazione. Dopo averci parlato dell’importanza del luogo che ci ospitava, Lorenzo ha sottolineato i tratti fondamentali dell’AC: la popolarità, fermento e seme buono per le comunità parrocchiali e diocesane; la democraticità per il servizio a tempo determinato; la sinodalità per sollecitare un rinnovato impegno missionario, orientato alla prossimità e alla corresponsabilità. Dopo l’incontro, ci siamo riuniti nella cappellina dell’Istituto per un momento di raccoglimento e di preghiera per il nostro pellegrinaggio e per la nostra associazione, invocando la protezione dei santi e del Beato Piergiorgio Frassati, prossimo alla canonizzazione.
La parte più emozionante della giornata è stata la partecipazione alla processione con la Croce del Giubileo. Realizzata in legno, la Croce presenta sul lato principale la raffigurazione del Cristo glorioso, luce di salvezza per l’umanità, dall’altro lato il logo ufficiale del Giubileo 2025, simbolo di speranza per i fedeli provenienti da tutto il mondo. Recitando le preghiere, i salmi, le litanie dei Santi, intonando i canti scelti per l’occasione, siamo giunti, a piccoli passi, presso la Porta Santa della Basilica di S. Pietro, aperta per l’Anno Santo, per riscoprire la grazia e l’amore del Padre. Stanchi ma grati al Signore per l’esperienza vissuta, toccati dalla sua grazia e ricolmi della presenza dello Spirito, abbiamo chiesto l’intercessione della Vergine Maria per seguire e farci guidare da Gesù, certi che con Dio tutto può ricominciare, tutto può risorgere. Questa è la nostra speranza!
*Presidente Azione Cattolica Diocesana