Accesa la Fiaccola del Morrone, segno di pace nel nome di San Pietro Celestino
Ieri, quando il giorno lasciava spazio alla notte, nella suggestiva cornice dell’eremo di Sant’Onofrio, patria sulmonese dell’eremita e monaco Pietro da Morrone, si è ripetuta l’accensione della Fiaccola del Morrone. L’iniziativa di pace, giunta alla sua 43° edizione, vede impegnate e gemellate le comunità religiose e civili di L’Aquila e Sulmona che proprio nell’esperienza di santità e di vita di San Pietro Celestino V trovano il loro punto d’incontro.
Tale evento morronese apre alle celebrazioni della Perdonanza Celestiniana che culminerà nell’evento, presso la basilica di Santa Maria di Collemaggio, dell’apertura della Porta Santa il prossimo 28 agosto; quest’anno, colui che aprirà la Porta santa sarà lo stesso papa Francesco e non un suo legato come tradizionalmente accade. All’evento della Perdonanza, allora, la straordinaria presenza del Papa che, successore del santo Papa e monaco, con la sua presenza confermerà nella fede.
Il lungo percorso, partito appunto dall’eremo di Sant’Onofrio, è arrivato poi nella chiesa di San Pietro Celestino sita a ridosso della frazione di Bagnaturo nella località, appunto, denominata San Pietro. Proprio questi luoghi, cari alla memoria di Pietro da Morrone, continuano con forza e tenacia quell’opera di pace e di testimonianza cristiana che, in un certo qual modo, il loro concittadino illustre ha tramandato nel corso dei secoli. Tanta strada, tuttavia, aspetta ancora ai tedofori che dovranno attraversare le valli peligne e subequana prima di entrare nel territorio aquilano e nella stessa città, strada che lo stesso Celestino percorse dopo essere stato eletto Papa – ricordiamo che la delegazione papale salì proprio sull’eremo morronese – e perciò essere incoronato il 29 agosto 1294. Nel territorio peligno, quindi nella nostra diocesi di Sulmona, la fiaccola farà tappa a: Sulmona, il 17 agosto; Pratola Peligna dove San Pietro Celestino è patrono della città, il 18 agosto; Raiano, il 19 agosto; Goriano Sicoli, Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo, il 20; Molina Aterno il 21 agosto e così entrerà nella diocesi aquilana per essere poi portata, quest’anno da un podista ucraino, sul grande prato antistante la basilica celestiniana aquilana.