Dalle Parrocchie 

“VOGLIAMO VEDERE GESÙ”: QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA

Domenica 21 marzo la comunità di Popoli ha accolto con gioia la visita del suo Pastore, il Vescovo Mons. Michele Fusco, che in questo tempo di grazia, che è la Quaresima, si è fatto pellegrino presso le parrocchie della Diocesi. In un momento di prova come quello della pandemia, la sua vicinanza è un segno visibile della presenza di Dio tra noi: ci aiuta a rimanere saldi nella fede e a non cedere allo sconforto.

Durante la Santa Messa, animata dai ragazzi attraverso il canto e il servizio all’altare, il Vescovo ha spezzato il pane eucaristico e il pane della Parola per i numerosi fedeli presenti, accompagnato dal parroco don Luigi.

Vogliamo vedere Gesù”: è il desiderio espresso da alcuni greci, giunti per il culto a Gerusalemme, nel Vangelo di questa domenica ed è anche il nostro desiderio, alle porte della Settimana Santa. «Come possiamo vedere Gesù?» ha domandato il Vescovo durante l’omelia. È il Signore stesso a risponderci attraverso una parabola: “In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore.” Per vedere Gesù – ha sottolineato il Vescovo – per seguirlo ed essere suoi discepoli, dobbiamo quindi imparare a morire a noi stessi. Se ci chiudiamo nel nostro egoismo, rifiutandoci di accogliere l’altro, siamo come il chicco di grano che non muore: rimaniamo soli. Se invece spendiamo la nostra vita per gli altri, donandoci senza riserve, la nostra esistenza porterà frutti di bene.

L’evangelista annota anche il turbamento di Gesù al pensiero della propria morte: “Adesso l’anima mia è turbata”. Tuttavia, Gesù reagisce a questo turbamento mostrando una fede salda: “Padre, glorifica il tuo nome”. Anch’egli, dunque, ha avuto paura, ma ha accettato la volontà di Dio, convinto che la fecondità della sua vita passi attraverso la passione, la morte e la resurrezione: “quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me”.

Prima della benedizione finale, il parroco si è fatto portavoce di tutti i fedeli ringraziando il Vescovo per la sua visita e assicurandogli la preghiera di tutta la comunità, che ha augurato a Sua Eccellenza una Santa Pasqua.

Francesco Domenicucci