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Visita guidata “Sulmona, dentro e fuori “

Il 10 agosto, festività di San Lorenzo, la notte più stellata dell’anno, l’A.C. diocesana propone come evento estivo la visita guidata della nostra città. L’invito è rivolto agli aderenti, agli amici e alle famiglie dell’associazione.

Con la denominazione “Sulmona, dentro e fuori” le operatrici turistiche Stefania Marcone e Francesca Ferzoco, quest’anno, ci hanno guidato nella zona orientale offrendoci spunti di visita e tante sorprese.

Al riparo delle possenti mura, un tempo difesa dei cittadini dagli attacchi del nemico, e passando attraverso le porte, si scoprono palazzi signorili, chiese, vicoli, piazzette, strade intitolate a personaggi famosi che hanno dato lustro a Sulmona per amore della cultura e della politica. Valorizzare l’enorme patrimonio culturale del nostro territorio ci permette di conoscere pregevoli opere d’arte:

la Chiesa di Santa Chiara, situata in piazza Garibaldi, fondata dalla beata Florisenda da Palena tra il 1260 ed il 1269 con annesso monastero. Distrutta da due terremoti, ricostruita in stile barocco dall’ architetto bergamasco Pietro Fantoni, presenta all’interno una navata con l’altare principale e quattro altari nelle nicchie laterali. Di eccellente fattura il coro ligneo. All’ingresso della Chiesa, sul lato di destra, sotto la cantoria, è sistemato il portone in legno di rovere e pioppo, opera di un intagliatore locale, decorato ad intaglio con riquadri con raffigurazioni di santi e sante francescani entro cornici dal contorno variato, con in alto due stemmi a forte rilievo. All’interno della Chiesa è annesso il laboratorio di restauro di opere d’arte “Arcovaleno”. Nei locali dell’ex convento, il Polo Museale Civico Diocesano di Arte Sacra che raccoglie oreficerie, pregevoli dipinti su tavola e su tela, reperti lapidei, sculture e la Pinacoteca Comunale che ogni anno presenta la rassegna di arte contemporanea.

Porta Pacentrana o porta orientis sul lato est delle cinte murarie del 300, così denominata perché la strada porta a Pacentro. La facciata esterna è dipinta con motivi a cubi prospettici sui toni del color mattone a fondo bianco, disposti a spina di pesce. Al di sopra della chiave di volta, uno scudo araldico in pietra. Lateralmente alla porta, la casa natale dello scrittore e poeta sulmonese Leopoldo Dorrucci.

La seicentesca Chiesa di San Filippo Neri, attualmente sede della Parrocchia di Sant’Agata, spicca sul lato est di Piazza Garibaldi con il suo pregevole prospetto: il portale gotico proveniente dalla Chiesa di Sant’Agostino, le colonne a tortiglione, i pilastrini guarniti di ricchi capitelli. Nel timpano figura San Martino che dona il mantello al povero. Di particolare bellezza le 34 testine scolpite nella cornice della facciata raffiguranti monache e frati; la lunetta dipinta con la Madonna ed il Bambino tra S. Agostino e S. Lorenzo.

Isolata rispetto agli edifici circostanti, la piccola Chiesa di San Rocco del ‘400. Precedentemente intitolata a San Sebastiano, dopo una forte epidemia che si diffuse a Sulmona, la Chiesa venne dedicata a San Rocco, protettore contro la peste. La Chiesa ha un importante valore religioso e culturale. Nel 1484 la regina Giovanna D’Aragona la diede in dono alla Casa Santa dell’Annunziata e, proprio in San Rocco, si svolgeva la benedizione dei cavalieri che partecipavano alla giostra che si teneva in Piazza Maggiore. Nel 1497 fu circondata da una inferriata per consentire al “Popolo del Mercato” di partecipare alla messa mattutina.

Procedendo lungo Probo Mariano, ci si imbatte nell’antico palazzo baronale Anelli-La Rocca, oggi casa di riposo dell’Istituto suore della Dottrina Cristiana, fondato da Madre Maria Francesca De Sanctis. Accogliente l’interno con la cappella, luogo di preghiera, di adorazione, di incontro con il Signore ed il terrazzo-belvedere che si affaccia sulla circonvallazione occidentale. Le suore, segno della presenza di Cristo tra le persone, si prodigano senza riserve per il bene di quanti si accostano nelle parrocchie, nella scuola, ed in particolare le più anziane, membri della comunità di accoglienza, raccolgono frutti di grazia con la preghiera, offrendo le loro sofferenze in comunione con quelle di Cristo crocifisso.

Non molto distante, la fontana di Sant’Agata. Realizzata in pietra, la parete di fondo con tre mascheroni che rappresentano figure leonine ed umane, una vasca rettangolare con due stemmi: alla sinistra quello della casa dei Lannoy, antica famiglia di Carlo V che a Sulmona ebbe un feudo, e alla destra quello della nostra città.

Camminando su un tratto extramuraneo della Circonvallazione Orientale, attraverso un sottopasso in selciato di fiume, siamo arrivati alla Grancia dei Celestini, antica dimora dei monaci morronesi, dove si è conclusa la nostra passeggiata.

Promuovere eventi culturali in comunione con gli altri, vivere e conoscere i luoghi che abitiamo, testimoniare la propria fede nel territorio che ci accoglie vuol dire contemplare le meraviglie che Dio opera nelle sue creature, e tutto questo invoglia a rivolgere preghiere e ringraziamenti al Signore per la gioia di una serata così intensa di emozioni. Dopo i saluti e la recita della preghiera per la pace, abbiamo riproposto l’iniziativa per l’anno prossimo per continuare il tour delle bellezze della nostra città con la speranza, virtù cristiana che non delude mai, di ritrovarci in un momento più tranquillo di pace, di amore e di fine pandemia.

Desideri espressi da tutti noi nella notte delle stelle cadenti…

Ad maiora A.C.

Franca Giancola