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Staffetta nella parrocchia di Pratola Peligna: p. Renato Frappi lascia a p. Agostino Piovesan

Nel bellissimo santuario della Madonna della Libera, ieri 11 settembre XXIV del tempo Ordinario, p. Renato Frappi, parroco della comunità peligna da ben 12 anni, ha concluso il suo mandato di parroco e salutando i presenti ha accolto il nuovo parroco p. Agostino Piovesan. Tanti i fedeli che con la loro presenza, e col volto rigato da un po’ di tristezza, hanno voluto salutare p. Renato che con la sua semplicità e attenzione per ognuno ha segnato la vita di tutti; a presiedere la celebrazione eucaristica e l’immisione canonica di p. Agostino, il vescovo Fusco che nell’omelia ha delineato il modello di pastore, di presbitero, e ancor più come siamo chiamati a ricercare la misericordia di Dio.

Tante le manifestazioni di affetto e ancor più le parole di gratitudine rivolte ai due pastori che entrambi appartengono di diritto alla vita sociale e religiosa della comunità pratolana.

A salutare anche p. Bruno, già parroco della stessa comunità, che lascia per andare a Torino.

Di seguito riportiamo parte degli indirizzi di saluto del sindaco di, Pratola Peligna dott.sa Antonella Di Nino e della rappresentante del Consiglio Pastorale Parrocchiale, prof.ssa Paola Maria Fabrizi, che sono stati rivolti ai presuli in partenza e a p. Agostino che inizia questa nuova tappa del suo cammino e di quello della comunità:

«Oggi salutiamo p. Renato e p. Bruno, un giorno indubbiamente triste che però abbiamo cercato di trasformare in un giorno di festa per loro perché ogni nuovo inizio va visto sempre come una nuova opportunità ed un accrescimento del proprio bagaglio di esperienze di vita. Il mio percorso politico amministrativo in Comune e quello della mia Amministrazione è iniziato nel 2017 e tra le prime questioni affrontate c’è stata quella legata alla riapertura del Santuario della nostra Madonna della Libera.

E’ in quell’occasione che ha avuto inizio la nostra collaborazione con Padre Renato, da sempre contraddistinta da reciproco rispetto ed anche incoraggiamento. E quel giorno, dopo il completamento dei lavori, eravamo tutti a inaugurare la riapertura del Santuario. Ed è stata proprio in quell’occasione che ho avuto modo di rendermi conto di quel lato emotivo di un Sacerdote che tanto teneva alla sua comunità pastorale e che tanto aveva spinto perché a quella comunità potesse essere restituita la sua casa. E l’ho visto emozionato come mai lo avevo visto prima.

E negli anni a seguire non ha mancato mai una occasione in cui invitato a partecipare ad una inaugurazione di una nuova opera o ad un evento è stato presente con le sue benedizioni.

È stato vero, ha sempre detto ciò che sentiva e pensava. E ci ha spronato e compreso ma anche ripresi quando oggettivamente non si poteva tacere.

Ha saputo gestire religiosamente la festa più bella del nostro paese, quella per la nostra Madonna della Libera, cercando sempre di conciliare la fede con la festa civile. Certamente non ha mancato di ricordarci che prima di tutto veniva la festa della fede e del credo nella Madonna e lo ha saputo fare anche nei due anni di pandemia in cui seppur diversamente dal consueto modo, abbiamo festeggiato intimamente la Madonna. […] P. Bruno è stato più volte qui a Pratola e lo abbiamo conosciuto anche prima di p. Renato per aver sposato molti dei nostri genitori. Il suo temperamento pacato e riflessivo sono stati il tratto distintivo ed è stato prezioso perché ha saputo avvicinare anche le anime più riservate.

Sono certa che le comunità che andranno religiosamente a servire saranno fortunate così come lo è stata la nostra la quale li aspetta a braccia aperte per tutte le volte che vorranno tornare a trovarci.

E con l’augurio di rincontrarli al più presto formulo i miei migliori voti augurali per il loro nuovo percorso religioso. Ci mancheranno.

Oggi però è anche il giorno di p. Agostino che prende il posto di p. Renato ed allo stesso abbiamo dato il nostro “bentornato”.

Lui già ci conosce ma anche la nostra comunità conosce lui. […] Di lui abbiamo apprezzato la sua grande cultura, la sua passione per la fotografia e lo spirito di iniziativa. Sono certa che anche con p. Agostino ci sarà la stessa empatia e sintonia ed a lui abbiamo formulato gli auguri di buon lavoro alla guida spirituale della comunità dei fedeli».

Così invece la rappresentante del Consiglio Pastorale: «Mi è stato chiesto, a nome del Consiglio Pastorale, di formulare un saluto che rispondesse appieno ai nostri pensieri e sentimenti. Ebbene, non è stato facile!!! Ogni distacco, d’altronde, è fonte di incertezza, perché modifica relazioni umane consolidate nel tempo. È sempre delicato il momento in cui un parroco lascia la comunità per un altro incarico, perché il Parroco diventa un fratello, un padre nella grande famiglia che è la Parrocchia e perciò dire grazie a te, p. Renato, è dire grazie a Dio, per essersi preso cura della nostra comunità attraverso la tua persona, il tuo volto, le tue parole, il tuo operato. P. Renato, sono trascorsi 12 anni dall’inizio del tuo mandato a Pratola. Anni molto difficili, intensi, segnati da eventi indipendenti da volontà umana che hanno condizionato la nostra normalità, le nostre tradizioni, il nostro essere Comunità. […] La tua indole mite, la tua cordialità, la tua giovialità, la tua disponibilità e la tua capacità di ascolto ti hanno fatto amare da tutti; sono nate amicizie segnate dall’affetto e dalla stima.

Noi oggi vogliamo dirti: grazie per esserci sempre stato; grazie per aver condiviso le gioie e i dolori; grazie per il tempo vissuto insieme; grazie per i consigli e le risposte sempre pronte: grazie per averci aiutato ad incontrare Gesù nel prossimo; grazie per averci incoraggiati a cambiare il nostro modo di vivere la fede ed essere “cristiani veri”. […] Ti vogliamo bene e siamo certi che ci porterai tutti nel tuo cuore, pregando affinché questa tua comunità continui a camminare lungo la strada della santità. Adesso è arrivato il momento di passare il testimone… ci lasci però in ottime mani!!!

Benvenuto p. Agostino, bentornato nella nostra Comunità che hai già imparato a conoscere tempo addietro. Conosci già le nostre debolezze, la nostra tempra, ma anche la nostra grande disponibilità e bontà d’animo. La nostra è una grande Parrocchia con gli affanni e i problemi comuni a tutte le Comunità. Animati dallo Spirito Santo, ti sosterremo con la preghiera e ti promettiamo che “cammineremo insieme “con spirito di collaborazione e corresponsabilità per costruire una Chiesa sinodale.

Salutiamo anche il carissimo p. Bruno che in questi due anni, in silenzio e umiltà e con spirito di dedizione ha servito la nostra Parrocchia sostenendo in modo particolare malati e sofferenti. Ti auguriamo di continuare la tua opera, il tuo ministero sacerdotale con fervore e fermezza, lasciando negli animi di tutti il segno che lasci in noi.