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Solennità di San Giuseppe

Nella Solennità di San Giuseppe S.E. Mons. Fusco si è recato nella chiesa di San Giuseppe presso le Marane di Sulmona, per raccogliersi in preghiera, insieme al parroco don Filiberto:

Nel nome del Padre e del Figlio  e dello Spirito Santo.   Amen.

In questo momento di emergenza sanitaria, affidiamo la nostra città di Sulmona e tutta la Diocesi all’intercessione di San Giuseppe in questa chiesa delle Marane a lui dedicata e qui tanto venerato.

(Nella festa di San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria, pa­trono della Chiesa universale, invito ogni fami­glia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario alle ore 21.00 di questa sera in comunione con tutta la chiesa italiana  .)  

Sotto lo sguardo amorevole di San Giuseppe  Custode della Santa Famiglia e delle nostre famiglie, invochiamo il Signore di fermare l’epidemia con la sua mano, gli chiediamo la salute dei malati, lo supplichiamo affinché  dia la forza del suo Spirito ai medici, sostenga tutti coloro che in questo periodo sono a servizio della Comunità, operatori sanitari, forze dell’ordine e volontari, illumini i ricercatori, guidi i governanti, infonda vigore ai corpi degli anziani e dei bambini, allontani la paura, doni a tutti la consolazione del suo Figlio Gesù. In Maria sposa di San Giuseppe e nostra Madre confidiamo affinché protegga Sulmona, la nostra Diocesi e tutta l’umanità. 

San Giuseppe, in questo giorno guardiamo a te come modello di fede. Tu hai accolto la presenza di Dio nella tua vita. Sulla sua parola ti sei impegnato nel mistero più impenetrabile, quello dell’incarnazione del Figlio di Dio. La tua Vergine Sposa ha concepito senza intervento umano: è nato un bimbo che è Dio; tu l’hai adorato e protetto. Tutto ciò è sconvolgente e, senza la fede, sarebbe stato un mistero impossibile.

Come hai protetto Gesù e Maria da ogni pericolo proteggi anche noi in questo tempo di prova e di difficoltà.

 Tu sapevi che quando Dio parla all’uomo, non lo inganna. Ecco perché, senza discutere, senza fare domande, sei andato avanti, felice di camminare nella luce, perché Dio era là. Obbedendo così alla sua volontà, aprendo nello stesso tempo la via alla realizzazione della salvezza degli uomini. Ora noi pure desideriamo aderire a questa fede che è stata la tua, affinché Dio abiti in noi e affinché siamo fedeli alla sua volontà. La fede ha guidato tutta la tua vita; fa’ che essa diventi per noi la luce che continuamente ci attira, la guida alle nostre azioni quotidiane. Attraverso la fede, sentiamo sempre la mano di Dio negli avvenimenti della nostra vita, affinché possiamo partecipare così alla sua opera di giustizia, di pace, di amore.

 

Padre nostro  . . . .

 

L’unica tua forza, negli avvenimenti imprevedibili che ti si sono presentati (le circostanze penose della nascita di Gesù, la fuga in Egitto, il soggiorno in esilio), era la speranza incrollabile nella bontà, nella potenza, nella fedeltà del Signore. È senza dubbio questo che ci spiega la tranquilla serenità che s’irradia nella tua casa.

San Giuseppe, fa’ che possiamo imparare da te a sperare soprattutto in questa crisi sanitaria, dove afflitti da tante paure e timorosi del futuro, di fronte ad una crisi economica, non perdiamo la speranza.  

San Giuseppe, insegnaci a sperare che il male non potrà mai scoraggiare colui che guarda verso Dio. Al di là di tutte le debolezze c’è la fedeltà del Creatore: è su di lui che desideriamo contare. Fa’ che per noi non ci sia altra maniera di vivere che quella di sperare!

 

Gloria al Padre . . .

ORAZIONE A SAN GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe,

stretti dalla tribolazione ricorriamo,

e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio

dopo quello della tua santissima Sposa.

Deh! per quel sacro vincolo di carità,

che ti strinse all’immacolata Vergine Madre di Dio,

e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù,

riguarda, te ne preghiamo,

con occhio benigno la cara eredità,

che Gesù Cristo acquistò col suo sangue,

e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.

Proteggi, o provvido Custode

della Divina Famiglia,

l’eletta prole di Gesù Cristo;

cessa da noi, o Padre amantissimo,

cotesta peste di errori e di vizi,

che ammorba il mondo;

ci assisti propizio dal Cielo in questa lotta

contro il potere delle tenebre,

o nostro fortissimo Protettore;

e come un tempo salvasti dalla morte

la minacciata vita del pargoletto Gesù,

così ora difendi la Santa Chiesa di Dio

dalle ostili insidie e da ogni avversità;

e stendi ognora sopra ciascuno di noi

il tuo patrocinio, acciocchè a tuo esempio,

e mercè il tuo soccorso,

possiamo virtuosamente vivere,

piamente morire,

e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.

E così sia.

 

A Maria Sposa di Giuseppe e Madre del Signore Gesù

Salve o Regina