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Sinodo: Assemblea nazionale dei Referenti diocesani

Sabato 12 e domenica 13 marzo oltre 250 referenti del Cammino sinodale, in rappresentanza di circa 147 Diocesi, si sono riuniti in assemblea a Roma per un momento di confronto e ascolto reciproco sul tema dei Cantieri di Betania.

Presenti anche i nostri referenti diocesani, Paola e Francesco, i quali hanno condiviso nei tavoli di lavoro una fotografia del nostro territorio, riflettendo insieme agli altri su scelte, difficoltà e frutti legati all’esperienza del primo anno di cammino, in vista della seconda fase, quella sapienziale.

“Entrare nella dimensione sapienziale significa adottare un’ottica di ascolto non più solo dell’altro, ma di ciò che lo Spirito dice alle nostre Chiese”, ha affermato Mons. Erio Castellucci, Presidente del Comitato nazionale, nel suo saluto iniziale.

Alla data del 31 gennaio, sono stati attivati 377 Cantieri. Di questi: 101 della “strada e del villaggio”, 99 dell’“ospitalità e della casa”, 93 delle “diaconie e della formazione spirituale” e 84 scelti dalla Diocesi. Per quanto riguarda i temi, i primi affrontano questioni relative ai giovani, alle famiglie, all’iniziazione cristiana, alla carità, al volontariato, all’ambito socio-politico, ai linguaggi, alle fragilità, al lavoro e al Creato.

I secondi si concentrano sugli Organismi di partecipazione (Consigli presbiterali, Consigli pastorali e degli Affari economici…), sulla corresponsabilità, sulla fraternità, sui sacerdoti e sul rapporto tra consacrati e laici e con la comunità, sulla leadership e sulla gestione di beni e strutture.

I terzi focalizzano l’attenzione sulle strutture ecclesiali, sulla centralità e riscoperta della Parola, sulla formazione, sui ministeri, sul ruolo delle donne, sui passaggi di vita.

Gli 84 Cantieri individuati da ogni Chiesa locale sulla base delle priorità emergenti riguardano soprattutto l’iniziazione cristiana, le relazioni tra le generazioni, la liturgia, le donne e i ministeri, le forme di vita pastorale (unità o comunità pastorale), gli Organismi di partecipazione, l’organizzazione delle strutture ecclesiali, l’autorità e la corresponsabilità, la pietà popolare. Spiccano alcuni Cantieri centrati su temi “originali” e prettamente legati al territorio, come quello sulle solitudini (Rieti), lo spopolamento (Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela), l’impegno sociale e politico (Anagni-Alatri), la giustizia e legalità (Foggia-Bovino, Oppido Mamertina-Palmi), la cura del creato (Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo), l’ecumenismo (Pinerolo), le culture diverse (Bolzano-Bressanone), i giovani, la famiglia e l’accoglienza turistica (Tempio-Ampurias), i mondi “altri” (Napoli), l’ascolto dei sacerdoti da parte dei Vescovi (Pozzuoli).

Durante l’Assemblea più volte è stata sottolineata l’efficacia del metodo della conversazione spirituale, che rimette al centro la Parola, l’Eucaristia e la comunità, valorizza i laici, favorisce la corresponsabilità e incoraggia l’ascolto reciproco: l’ascolto è passaggio indispensabile per attivare la partecipazione, è condizione necessaria per ogni possibile cammino condiviso.

Un cammino nel quale non mancano le difficoltà legate principalmente a un calo di entusiasmo e alla problematicità nell’interessare più persone. Dai tavoli è emersa una certa lentezza a integrare lo stile sinodale nella pastorale ordinaria e a incarnare la “Chiesa in uscita”, così come la scarsa formazione alla sinodalità di sacerdoti e laici, il mancato coinvolgimento dei seminaristi, la pesantezza delle strutture, l’utilizzo di un linguaggio non adeguato al nostro tempo, la difficoltà dei presbiteri rispetto al processo sinodale e alla relazione con i laici, la complessità dei passaggi e degli obiettivi del Cammino.

La sfida è ora quella di imparare da tali difficoltà per trasformarle in opportunità o superarle, con quella “sapienza che è la bussola nei percorsi della vita”, ha detto don Dionisio Candido, Responsabile del Settore dell’apostolato biblico dell’Ufficio Catechistico Nazionale.

“La metodologia non è solo tecnica ma può favorire un’autentica esperienza di Chiesa”, ha ricordato Mons. Antonio Mura, Vescovo di Nuoro e di Lanusei e membro del Comitato Nazionale, che ha ribadito “l’importanza di dare sempre più spazio nelle comunità alla Parola, all’Eucaristia e al silenzio” e “la necessità di una Chiesa che in ogni parte d’Europa sia accogliente ed includente verso tutti” con la “consapevolezza di essere soggetti ecclesiali, parte del tutto e mai da mettere da parte”.

Al termine dei due giorni è stato presentato alle diocesi anche l’Organigramma del Cammino Sinodale.

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