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“Ora viene il Bello” – Spera e cammina: Pellegrinaggio sul Monte Greco (Roccaraso)

A quota 2195 mt, ai piedi di un grande masso sul Monte Greco a Roccaraso, sorge un altare in pietra con alle spalle un Crocifisso i cui bracci sono costituiti da due sci. Una statua della Vergine Maria, protetta dalle intemperie da una teca in ferro battuto e vetro, accoglie a braccia aperte i pellegrini che ogni anno si radunano in questo luogo per pregare e affidare alla sua materna intercessione le loro intenzioni.

Anche lunedì 19 luglio, sfidando la pioggia e il freddo imprevisti, numerosi fedeli, insieme al nostro Vescovo Mons. Michele Fusco, al gruppo degli Alpini, al sindaco e al parroco di Roccaraso, si sono riuniti per celebrare la Santa Messa in questo luogo suggestivo. I più coraggiosi hanno percorso a piedi il sentiero che conduce alla cima, accompagnati dalle guide Antonio e Imma.

Presente alla Celebrazione anche la signora Concetta Ruisi Di Bella, la cui storia personale è legata alla statua della Madonna del Monte Greco. Nell’aprile del 2000 la signora, francese di origini italiane, infatti, durante il ricovero in una clinica di Nizza per curare una malattia che l’avrebbe portata alla cecità, sogna una donna vestita da suora, che le dice di essere “la Madonna del Monte Greco” e nei giorni successivi guarisce miracolosamente. Dopo l’improvvisa perdita della figlia di 6 anni, continua a ricevere numerosi segni dal cielo, nei quali le si chiede di portare fiori alla Madonna del Monte Greco. Cercando su Internet, la signora scopre che l’unico Monte esistente con questo nome è quello che sorge alle spalle dell’Aremogna, a Roccaraso. Giunta sul luogo, tuttavia, scopre che sulla cima non c’è nessuna statua della Madonna: comprende allora il significato dei segni e il desiderio della Vergine Maria. La popolazione, ascoltata la sua testimonianza, profondamente colpita e commossa, nel 2014 ha posto allora sulla cima del Monte la statua che tutt’ora contempliamo.

“La Liturgia di oggi ci ha fatto ascoltare il Vangelo della Visitazione. Maria decide di mettersi in cammino perché ha una meta e un obiettivo: aiutare sua cugina Elisabetta.”, ha detto il Vescovo nell’Omelia. “Anche per noi è la stessa cosa. Prima di metterci in cammino è importante decidere dove andare, qual è il nostro obiettivo. […] Maria ha qualcosa in più: porta nel suo grembo il Figlio Gesù. Porta una presenza divina. Anche noi portiamo una Presenza, che abbiamo ricevuto con il Battesimo: la presenza dello Spirito Santo, la presenza di Dio dentro di noi. […]

Maria va da Elisabetta per un gesto di carità, per un gesto di solidarietà. Anche il nostro andare, il nostro camminare sia sempre spinto dall’amore verso il prossimo, portando con noi una presenza, che è quella di Dio.

Che quest’oggi, radunandoci insieme attorno all’Eucarestia, possiamo accogliere Gesù e far sì che Lui dia senso al nostro camminare, al nostro stare insieme, al nostro aiutarci gli uni gli altri, così che la nostra realtà di famiglia di figli di Dio possa crescere sempre di più.”

Al termine della Celebrazione il Vescovo ha recitato una preghiera di affidamento alla Madonna e si è recato in processione ai piedi della statua per deporre un mazzo di fiori, accompagnato dal canto dei fedeli.

Dopo il saluto del sindaco e la testimonianza della signora Concetta, i presenti hanno rivolto un pensiero particolare all’artigiano del ferro Domenico Di Cienzo, venuto a mancare quest’anno, che ha realizzato il Crocifisso dietro all’altare.

La giornata si è conclusa con la condivisione di un pasto caldo offerto dal gruppo degli Alpini.