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Nel terzo giorno del nostro cammino, a guidarci è stata la figura di San Benedetto da Norcia

Nel terzo giorno del nostro cammino, a guidarci è stata la figura di San Benedetto da Norcia, padre e fondatore del monachesimo in occidente, ci siamo recati  nel monastero di Subiaco dove ebbe inizio la sua vita eremitica poi cenobitica. La prima visita è stata nell’abbazia dedicata alla sorella Santa Scolastica, dove abbiamo celebrato l’eucaristia e visitato la biblioteca.
Il secondo momento forte ci ha visti giungere  al Sacro Speco dove Benedetto cominciò la sua vita eremitica. In quel luogo non si può non notare quanto Benedetto era innamorato e assettato di Dio,  voleva vivere solo in sua presenza, “solo con il Solo” nel deserto che prima di tutto è il silenzio interiore dove viene ad abitare Dio facendosi  Uno con colui che l’accoglie e lo custodisce.  Qui  ho potuto ripercorrere il mio cammino vocazionale  e affidare al Santo padre il resto del cammino ed il futuro. Si poteva notare anche come pur di vivere in quel luogo i monaci nel tempo  si sono adoperati a nella costruzione del monastero. La vita dei monaci è scandita dalla preghiera, si incontrano  insieme sette volte al giorno, un’”ottavo momento liturgico”  è il refettorio dove si prende il pasto ascoltando in silenzio la Parola di Dio.
Da notare che la giornata del monaco è riassunta col motto ” ora et labora” poiché egli non soltanto prega sette volte al giorno ma si impegna nel  lavoro perché vive di ciò che produce. 
Una giornata molto intensa ed emozionante dove ho potuto rinnovare a Dio il mio Si.
Per finire la giornata la sera alle ore 19 abbiamo avuto con alcuni preti della diocesi un incontro con don Valentino Iezzi nel cortile dell’episcopio sulla Nuova Evangelizzazione, momento che si è concluso con l’gape fraterna.
(Arnold seminarista)