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Il valore del silenzio nella Chiesa e nella società

Domenica sera 11 Aprile si è tenuto sulla piattaforma Cisco web della Diocesi un incontro unitario di spiritualità con Frate Emiliano Antenucci sul tema “Il valore del silenzio nella Chiesa e nella società”.

Fra Emiliano è sacerdote dell’Ordine dei frati minori Cappuccini e dal 13 maggio 2020 rettore del Santuario della Madonna del Silenzio in Avezzano (AQ). Quella del Santuario è una realtà nuova che si è concretizzata dopo un lungo percorso nato da un’idea che addirittura risale al 2008 quando fra Emiliano scrive di getto “Il Libro della Vita” che costituisce la linea guida per i suoi corsi sul silenzio intitolati: “Silenzio, parla il Silenzio”.

La riflessione che lo ha accompagnato durante i mesi in cui ha assistito i terremotati nelle tendopoli, dopo il sisma aquilano del 2009, lo ha spinto ancor di più a rafforzare il suo impegno nel far riemergere dal continuo rumore in cui siamo tutti immersi la profondità del “discorso di Dio all’uomo”; ciò attraverso l’allontanamento dalle distrazioni anche mediatiche, il rifiuto del superfluo e il ritorno (nel silenzio) a quanto è scritto nel nostro cuore, quella legge che il Signore ha in noi saldamente inciso da sempre e per sempre.

Fra Emiliano scopre, sfogliando dei libri in una biblioteca del convento di Penne, un’immagine della Madonna del Silenzio venerata fin dall’ottavo sec. dopo Cristo e ne commissiona un’icona alle monache benedettine dell’isola di San Giuliano D’Orta, le quali dopo ben 9 mesi restituiscono un’immagine molto utilizzata dai tanti gruppi di preghiera che sono e stanno nascendo.

L’ icona della Santa Vergine è estremamente espressiva: con la mano sinistra sembra invitarci a fermarci, ad allontanarci dalla frenesia in cui siamo immersi, dal turbinio e dal rumore del mondo; mentre con la mano destra ci mostra la strada per raggiungere il Signore, portando l’indice sulle labbra come ad invitare al silenzio e contemporaneamente ad indicare il cielo. Non causale è poi lo scorcio di orecchio che si intravede a connotare l’attitudine all’ascolto propria della Madre Celeste verso i sui figli.

Durante l’incontro è stato commentato un passo dal 1° Libro dei Re, capitolo 19, versetti 11-13. Un brano molto significativo in cui vengono prima presentate delle false manifestazioni del Signore: il vento impetuoso, un terremoto, un fuoco, sono tutte manifestazioni che è facile ricondurre all’assordante e tumultuoso chiacchiericcio contemporaneo; e poi viene presentata la vera manifestazione del Signore: “il mormorio di un vento leggero”, è proprio in quel vento leggero, vento quasi silenzioso, che il profeta Elia riconosce il Signore, e, fermo all’ingresso della caverna, ne può ascoltare questa volta distintamente e con parole umane la voce.

“Dio era una voce di silenzio sottile” la più bella descrizione della teofania, della presenza di Dio tra gli uomini dediti all’ ascolto.

Fra Emiliano ci ha invitato a riflettere sul fatto che l’essere umano è caratterizzato oltre che dal bisogno di comunicare anche dalla dimensione del silenzio, elemento integrante del processo di comunicazione e condizione necessaria per mettersi in ascolto. Recuperare questa condizione significa far cessare il trambusto quotidiano, lo sproloquio delle dispute televisive, le chiacchiere maliziose della gente, lo schiamazzo della strada per dedicarsi alla cura di sé e della propria interiorità.  Quindi fare di tutto ciò che ci circonda uno spazio in cui si costruisce la bellezza cibo dell’anima.

Vogliamo infine ricordare l’attenzione particolare anche del Santo Padre verso la Vergine del Silenzio; pensate che ha fatto collocare una copia dell’immagine divina tra i due ascensori dell’entrata principale del Palazzo Apostolico, nel cortile di San Damaso, dove passano tutti per parlare con lui nel suo studio. Papa Francesco benedice questa copia con la seguente intenzione: “La Vergine Maria interceda presso il Signore, perché tutti quelli che entrano nel Palazzo Apostolico possano sempre avere le parole giuste”.

E allora oltre alle riflessioni di Fra Emiliano è anche questo invito del Santo Padre che vogliamo trattenere nel cuore, come impegno al silenzio e all’uso delle giuste parole.

Vergine del Silenzio aiutaci.

 

Fabrizio De Berardinis