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Festa diocesana della Famiglia – “L’amore familiare: vocazione e via di santità”

Il cammino di preghiera e di preparazione all’Incontro Mondiale delle Famiglie, iniziato mercoledì 22 giugno a Campo di Giove e proseguito nei giorni successivi nelle singole comunità parrocchiali, si è concluso domenica 26 giugno con la celebrazione della Festa della Famiglia presso il Parco Fluviale Augusto Daolio a Sulmona. La nostra diocesi si è unita spiritualmente all’appuntamento principale, che si è tenuto a Roma con i delegati delle Conferenze episcopali di tutto il mondo e i rappresentanti dei movimenti internazionali impegnati nella pastorale familiare.

Un momento di condivisione e di riflessione, quello svoltosi a Sulmona, organizzato in collaborazione con le aggregazioni laicali della nostra diocesi e reso ancora più speciale dalla presenza delle reliquie dei coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, patroni dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, iniziatori della Pastorale Familiare nella Diocesi di Roma, nonché prima coppia di sposi beatificata dalla Chiesa Cattolica, il 21 ottobre 2001, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro, alla presenza dei figli Tarcisio, Paolo ed Enrichetta.

Dopo l’accoglienza e la preghiera iniziale, i presenti, nel tardo pomeriggio, hanno ascoltato le toccanti testimonianze dei coniugi Carlo e Carla, legati da una profonda amicizia con Enrichetta, figlia dei Beati Luigi e Maria, e dei coniugi Sergio e Adele, della Casa Famiglia Giovanni XXIII a Pacentro.

Due storie che incarnano quanto detto dal Santo Padre nell’omelia per il X Incontro Mondiale delle Famiglie, citata dal vescovo Michele nella sua riflessione finale: «Invece di vivere come “isole”, vi siete messi “a servizio gli uni degli altri”. Così si vive la libertà in famiglia! Non ci sono “pianeti” o “satelliti” che viaggiano ognuno per la sua propria orbita. La famiglia è il luogo dell’incontro, della condivisione, dell’uscire da sé stessi per accogliere l’altro e stargli vicino. È il primo luogo dove si impara ad amare. […] Mentre affermiamo la bellezza della famiglia, sentiamo più che mai che dobbiamo difenderla. Non lasciamo che venga inquinata dai veleni dell’egoismo, dell’individualismo, dalla cultura dell’indifferenza e dalla cultura dello scarto, e perda così il suo “dna” che è l’accoglienza e lo spirito di servizio.

La famiglia ha anche un ruolo educativo: “[…] per un educatore, il modo migliore di aiutare un altro a seguire la sua vocazione è di abbracciare con amore fedele la propria, in questo caso la vocazione alla vita matrimoniale. Non c’è cosa più incoraggiante per i figli che vedere i propri genitori vivere il matrimonio e la famiglia come una missione, con fedeltà e pazienza, nonostante le difficoltà, i momenti tristi e le prove. Siete invitate a non avere altre priorità, a “non volgervi indietro”, cioè a non rimpiangere la vita di prima, la libertà di prima, con le sue ingannevoli illusioni.”

Auguro a tutti voi di continuare con fedeltà questo cammino e di camminare nella santità.»

La giornata si è conclusa con il mandato missionario alle famiglie, del quale riportiamo il testo pronunciato dal nostro vescovo:

Care famiglie,

vi invito a proseguire il cammino

ascoltando il Padre che vi chiama:

fatevi missionarie per le vie del mondo!

Non camminate da sole!

Voi, giovani famiglie, fatevi guidare da chi conosce la via,

voi che siete più avanti, fatevi compagne di viaggio per le altre.

Voi che siete smarrite a causa delle difficoltà,

non fatevi vincere dalla tristezza,

fidatevi dell’Amore che Dio ha posto in voi,

supplicate ogni giorno lo Spirito di ravvivarlo.

Annunciate con gioia la bellezza dell’essere famiglia!

Annunciate ai bambini e ai giovani la grazia del matrimonio

cristiano. Donate speranza a coloro che non ne hanno.

Agite come se tutto dipendesse da voi,

sapendo che tutto va affidato a Dio.

Siate voi a “cucire” il tessuto della società e di una Chiesa

sinodale, che crea relazioni, moltiplicando l’amore e la vita.

Siate segno del Cristo vivente,

non abbiate paura di quel che il Signore vi chiede,

né di essere generosi con Lui.

Apritevi a Cristo, ascoltatelo nel silenzio della preghiera.

Accompagnate chi è più fragile

fatevi carico di chi è solo, rifugiato, abbandonato.

Siate il seme di un mondo più fraterno!

Siate famiglie dal cuore grande!

Siate il volto accogliente della Chiesa!

E, per favore, pregate, sempre pregate!

Maria, nostra Madre, vi soccorra quando non ci sarà più vino,

sia compagna nel tempo del silenzio e della prova,

vi aiuti a camminare insieme al suo Figlio Risorto.