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Festa dell’adesione diocesana all’A.C.

Domenica 20 novembre presso la Parrocchia di S. Francesco di Paola si è svolta la celebrazione eucaristica comunitaria per l’adesione diocesana all’ A.C. dell’anno 2022-2023 presieduta dal nostro Vescovo Michele, concelebrata da don Giacomo Tarullo, assistente diocesano per il settore adulti, e con la partecipazione dei presidenti, degli aderenti e simpatizzanti dell’Associazione. Questo il mio saluto di presidente diocesana all’assemblea:

“Oggi l’A.C. diocesana con la celebrazione eucaristica per l’adesione all’anno 2022-2023 si appresta ad avviare il nuovo cammino associativo nel corso del quale si realizzeranno le aspettative, le speranze della nostra comunità finalmente fiduciosa nella piena e definitiva ripresa delle attività. L’anno che si apre davanti a noi vuole essere, quindi l’anno della ripartenza dopo il periodo non facile della pandemia che ha messo a dura prova le nostre false sicurezze ed ha cambiato il nostro ordinario cammino associativo.

È opportuno mettere in campo le nostre forze e le nostre energie per riabitare le nostre associazioni, i nostri gruppi, le nostre comunità valorizzando ciò che è essenziale fare oggi, in questo tempo di incertezze e paure ma anche di ricerca di punti di riferimento, di approdi felici e rassicuranti. Con accanto Cristo e la sua salvifica Parola non falliremo il traguardo, e, seppure con qualche difficoltà, raggiungeremo l’ambita meta del pieno riconoscimento di noi come fratelli nell’amore che Lui ci ha insegnato.  Ci aiuta in questo senso il brano del Vangelo di Matteo, “Andate dunque28, 16-20, che indica l’orizzonte della nostra missione: avere il coraggio di solcare strade nuove per raccontare alle persone che incontriamo nella nostra quotidianità la novità e la bellezza di vivere alla sequela di Gesù.

Alla beata Vergine Maria, madre della Chiesa e Madre nostra, ai santi protettori. S. Panfilo, S. Pelino, S. Celestino V, San Francesco di Paola, ai Santi e beati dell’AC affidiamo il nostro cammino associativo con la speranza che ognuno di noi possa prendersi cura della sua associazione come luogo di ascolto, dialogo e alleanze.

Il Vescovo Michele nell’omelia sul brano del Vangelo della Festa di Cristo re dell’universo ha sottolineato la centralità di Cristo nella nostra vita. Egli è Re dell’universo ed è il senso pieno della nostra storia. Ma il nostro Re è un Re differente: con le mani forate invece di uno scettro, in testa dei chiodi invece di una corona e per trono una croce. Facciamo fatica ad essere discepoli di un Dio così…siamo tutti desiderosi di vittorie, attenzioni e non riusciamo a comprendere un Dio che rivela la sua regalità nell’amore fino a darne la vita, nel servire più che nell’essere servito. La solennità che celebriamo oggi ci chiede di avere questa fede: riconoscere in colui che muore Dio onnipotente che dona la vita nell’amore fino alla morte in croce.

A conclusione della cerimonia, animata dai giovani e dai ragazzi dell’A.C., in un clima di sentita partecipazione, gli associati hanno recitato la preghiera di adesione all’ A.C. invocando l’intercessione di Maria, modello e sostegno di tutti gli apostoli, affinché vegli sull’intera umanità e su quanti vivono prostrati dal dolore e dalla malattia. Anche don Daniele Formisani, assistente unitario diocesano, ha lasciato parole di augurio a tutti gli associati, affidando le nostre attività e la nostra volontà alla Vergine Maria affinché l’A.C. diventi un luogo di vera inclusione, progettualità e soprattutto di fraternità.

Nel pomeriggio di domenica, sempre nelle sale della Parrocchia di San Francesco di Paola si è tenuta le festa del CIAO, momento di incontro e divertimento per i ragazzi della diocesi che rappresenta anche l’inizio del cammino annuale dell’A.C.R. con lo slogan “Ragazzi che squadra”. L’obiettivo è quello di condurre i ragazzi ad essere squadra, a riconoscere il proprio ruolo nella Chiesa e nel mondo, a sostenere ed aiutare chi si fa compagno di viaggio da non ritenere avversario ma amico. Essere squadra significa quindi saper riconoscere e valorizzare le capacità di ciascuna persona, saper mettersi in ascolto dell’altro, mantenendo il passo di chi ci sta accanto affinché nessuno sia lasciato indietro. Certamente si diventa “squadra “con un buon allenamento e un bravo allenatore che sappia indicare la giusta tattica e questo allenatore è Gesù. È Lui infatti che indica i piani da attuare, le tattiche da applicare in un gioco di squadra, è Lui che suggerisce la strada del bene comune, elemento essenziale nella vita cristiana. È Lui che è con noi, tutti i giorni…fino alla fine del mondo!

Andiamo dunque…

 

Franca Giancola