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Don Severin ha consegnato il suo “Sì”

Martedì 10 dicembre il nostro Vescovo, Mons. Michele Fusco, ha conferito l’ordine del diaconato al focolarino Severin Ernst Schmid nella Chiesa di Santa Maria della Tomba in Sulmona. Erano presenti alla celebrazione alcuni presbiteri della nostra diocesi e sacerdoti membri del Movimento dei Focolari, i parenti che hanno accompagnato il candidato all’ordine, la Confraternita di S. Maria di Loreto e i fedeli della parrocchia. Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari così definiva il focolare: “…immagine della famiglia di Nazareth, una convivenza, in mezzo al mondo, di persone vergini e coniugate, tutte donate, anche se in maniera differente, a Dio”. Nel giorno in cui si celebra la Madonna di Loreto e si ricorda l’arrivo della Santa Casa di Nazareth nella città marchigiana, dunque, Don Severin ha consegnato il suo “Sì”, sull’esempio della Vergine Maria, e mediante l’imposizione delle mani del nostro Vescovo ha scelto di servire Dio e i fratelli attraverso una via di speciale consacrazione. «Maria è il capolavoro di Dio. Come il vasaio riesce a plasmare la creta, che è semplice terra, in un’opera d’arte, così anche Dio può compiere meraviglie nella nostra vita, se ci lasciamo plasmare dal suo Spirito. […] Maria si è lasciata plasmare da Dio. Nella Santa Casa, la casa del “Sì”, è diventata Lei stessa “dimora”: Dio infatti è venuto ad abitare nel mondo attraverso di Lei.»; sono solo alcune delle parole pronunciate dal Vescovo nell’omelia, durante la quale ha invitato don Severin a seguire la via tracciata dalla Vergine Maria nel Vangelo. Una via fatta di fede, di umiltà, di servizio, non esente da difficoltà o fallimenti, ma ricca di luce e di speranza, poiché ci permette di realizzare il progetto che Dio ha per ciascuno di noi e di diventare il suo capolavoro. Subito dopo il rito di ordinazione, la comunità parrocchiale ha avuto la gioia di accogliere sei nuovi Confratelli nella Confraternita di S. Maria di Loreto, i quali hanno prestato giuramento davanti al Vescovo e indossato per la prima volta la mozzetta verde ricamata in oro che li contraddistingue. La celebrazione si è conclusa con un momento di festa e di condivisione.

Francesco Domenicucci