Dalle Parrocchie 

Camminare insieme, ascoltarsi: La Presidenza Diocesana di AC visita l’AC della Parrocchia di San Biagio di Bussi Sul Tirino

Visitare le parrocchie non risponde a un’azione formale ma è una necessità per: instaurare relazioni personali con le singole realtà; per fare discernimento; per valutare quali progetti possono essere messi in campo; per rispondere alle sfide che abbiamo davanti come Associazione e come Chiesa.  È importante per la Diocesi conoscere la realtà locale ed è altresì importante per la parrocchia mettere a fuoco il cammino fatto e i bisogni ai quali il Centro Diocesano potrebbe venire in aiuto: pensiamo agli educatori, ai formatori per rendere concreto il Progetto Formativo, per “ringiovanire” il Gruppo!

Ogni Chiesa locale ha nella parrocchia la cellula cui l’intera comunità cristiana fa riferimento, come luogo dell’impegno, del servizio, del legame interiore. La parrocchia è il luogo in cui si coltivano relazioni umane da sviluppare e allargare, partendo dalla Celebrazione eucaristica , per poi uscire dalle mura della Chiesa con un animo apostolico aperto alla condivisione e pronto a dare ragione della speranza (1 Pt 3,15). In questo si vede l’insostituibilità dell’Azione Cattolica, proprio nello stile della prosecuzione della Celebrazione Liturgica nella vita, nel dare continuità alla comunione con l’incontro d’amore e di servizio verso i fratelli, in intima relazione con tutta la Chiesa, pur restando nella ferialità e nella quotidianità delle mura domestiche.

L’incontro fa trasparire come l’Azione Cattolica “si incarna” nella realtà parrocchiale e permette di avere un respiro più ampio, un confronto aperto e familiare, per ritrovare entusiasmo e “quel fuoco(passione)che Gesù vorrebbe veramente acceso! (Lc 12,49).

L’invocazione alla SS. Trinità ha dato inizio al pomeriggio, cui ha fatto seguito l’intervento della Presidente Parrocchiale, Raffaella Chella, che ha raccontato l’esperienza a Bussi, dopo il percorso formativo nell’ Azione Cattolica Ambrosiana, dove ha incontrato Erminia Guzzetti, “sorella minore” di Armida Barelli. Un’esperienza che, pur tra tante difficoltà, ha dato conferma dell’indispensabilità di un percorso formativo, continuo, illuminato dall’ascolto e dalla meditazione della Parola di Dio, da una Regola di vita che abbia l’Eucarestia al centro della quotidianità: è un’esperienza cha fa passare dalle aspettative personali “all’attesa della sua venuta” e conferma l’ invito di Gesù a prendere il giogo della missione e a sperimentare quanto sia dolce e leggero ristoro per la nostra vita (Mt 11, 28-30), mentre impariamo da Lui l’umiltà e la mitezza.

Abbiamo scelto il brano di Matteo 28, 5-6; 16-20, come icona delle donne missionarie di oggi, sulle orme di quelle che hanno fatto l’esperienza dell’incontro con il Risorto.

Le parole del Parroco, don Corrado Pasquantonio e dell’Assistente Diocesano, don Daniele Formisani, hanno affermato quanto sia importante da sempre, e ancora di più oggi, camminare insieme, consacrati e laici, ognuno con il proprio carisma, per edificare una comunità cristiana che sia sale della terra, luce del mondo.

Le sfide da affrontare oggi sono tante, a partire dai tanti posti vuoti nelle chiese:

  • Demotivazione – stanchezza- indifferenza
  • Rifiuto di “impegni per sempre”
  • Narcisismo e culto dell’immagine
  • Mancanza di speranza, morte dei sogni, poca attenzione alle nuove generazioni.

La Presidenza Diocesana, guidata da Franca Giancola, ha avuto parole d’incoraggiamento, assicurando aiuto, in previsione di un Gruppo Giovani e Ragazzi. 

 

 Mentre si ripete che la Parrocchia non è una semplice appendice amministrativa di un’istituzione centrale, ma una porzione di popolo di Dio, di battezzati “profeti, re, sacerdoti”,sapienza” nel mondo, ci lasciamo con la preghiera finale, augurandoci di andare “da Emmaus a Gerusalemme col cuore colmo di gioia”.

 

Bussi, 20 giugno 2021

Raffaella Chella