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“Sui passi di San Celestino V” – Roccamorice

Seconda giornata: A guidarci in questa giornata di fraternità è la figura di San Pietro Celestino, un grande Santo, Papa, eremita vissuto in Abruzzo, visitando l’eremo di San Bartolomeo in Legio e l’eremo di Santo Spirito a Majella a Roccamorice. Pietro Celestino ci ha fatto riflettere su quanto è importante la preghiera, lui si è ritirato su un eremo, per stare lontano dalla confusione e poter avere un rapporto maggiore con il Signore. Ho riflettuto anch’io come sia importante la preghiera nella vita di un Cristiano e soprattutto nel nostro cammino di formazione per avere un rapporto saldo con Dio. ( Michele seminarista)  La scoperta del Signore che fa Pietro Angelerio, non è il risultato di uno sforzo, ma è resa possibile dalla grazia stessa che il Signore fa. Ciò che egli aveva e che egli era, non gli veniva da sé ma gli era stato donato. Anche se la nostra vita è molto diversa, anche per noi/per me è la stessa cosa, quello che ci è stato donato, non è merito nostro. Tutto quello che noi siamo è dono di Dio. È grazia. Questa figura di Santo ci invita ha tenere sempre aperti gli “occhi interiori”, quelli del nostro cuore. Ho avuto una bella impressione visitando questi luoghi. Il momento di meditazione mi ha lasciato nel cuore una profonda serenità e un invito a ringraziare sempre il Signore di quello che mi dona.

La giornata dopo la visita all’eremo di San Bartolomeo in Legio ci siamo trasferiti all’eremo di  Santo Spirito a Majella qui abbiamo celebrata la Santa Messa e approfondito la presenza dei monaci in questo sito.