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Giornata Diocesana per la custodia del Creato a Bussi sul Tirino

La giornata diocesana per la custodia del Creato si è svolta quest’anno a Bussi sul Tirino, tanti sono stati i relatori chiamati in causa. L’acqua è stato l’elemento naturale attorno al quale si è sviluppato l’incontro. Mons. Fusco ha sottolineato la vocazione umana a coltivare e custodire la terra e che il benessere spirituale va di pari passo con un’attenzione al Creato.

L’acqua come oro blu, queste le parole dell’a.d. e presidente della Società Chimica Bussi pronta a fare la grande chimica in maniera sostenibile ed innovativa con risvolti importanti anche in termini sociali. Il Prof. Giorgi, premio Nobel nel 2007, ci ha illustrato come il cambiamento climatico stia influenzando negativamente tutto il ciclo dell’acqua, nei prossimi anni, ma già adesso, saranno sempre più frequenti perturbazioni violente che si alterneranno a periodi di siccità. Questa situazione comporta anche che i ricchi diventeranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri per via delle difficoltà di accedere a questo bene prezioso. L’associazione dei medici cattolici italiani ha illustrato gli impatti negativi che la centrale SNAM avrà sulla Valle Peligna e quindi sulla salute dei cittadini.

Non poteva mancare un approfondimento sulla Laudato Si’ e di questo si è occupato padre Eduardo Agosta, climatologo, che ha ripercorso l’approccio della Chiesa nei confronti della natura arrivando alla novità di Papa Francesco che, con l’ecologia integrale, sostiene un cambio di paradigma che passa da un’immagine dell’essere umano come sovrano dispotico sulla creazione ad un altro paradigma basato su una fraternità universale. La giornata si è conclusa con un gesto simbolico, sulle note di Dolce Sentire, che ha visto l’immissione nel fiume Tirino di alcuni gamberi di acqua dolce per dimostrare che l’acqua del Tirino non è inquinata e in chiusura i partecipanti all’evento hanno avuto la possibilità di percorrere un breve tratto del fiume su alcune canoe. È stata una bella giornata all’insegna della scienza e della fede che però dovrà rappresentare un punto di partenza e non di arrivo.
Francesco M. Di Pietro